Il branco dei 12 dirigenti scolastici: ricordi de La Buona Scuola


Riportiamo uno stralcio di un articolo pubblicato nel marzo del 2015 ( alla vigilia dell'approvazione de La Buona Scuola ) dal Corriere della Sera: "Siamo un branco di 12 dirigenti usciti dall’ultimo concorso che agisce insieme, scambiandosi informazioni e procedure. Lo scopo è garantire la qualità della scuola. Controlliamo un bacino di ventimila studenti». 
Branco, informazioni incrociate, controlli. Parole che fanno venire i brividi al sindacato. «Questo sistema mi spaventa perché attiva un clima di sfiducia, di tensione, di paura - si scalda Marta Viotto, segretario generale provinciale della Flc-Cgil -. E mi spaventa che il preside dica che ha avuto coraggio e che la gente si complimenti con lui». Già, a Montebelluna Maddalon è diventato un piccolo idolo. Gli tirano pacche sulle spalle, lo incitano, lo difendono. E lui, persona disciplinata e aria professorale, ne spiega le ragioni nascoste: «Lo fanno anche perché hanno capito che sto rischiando». In che senso? «Se dovesse andarmi male, cioè se il docente dovesse essere reintegrato pagherei i danni di tasca mia, perché questo prevede la legge. Danni erariali, d’immagine, di stipendi mancati»". Oggi La Buona Scuola renziana arranca, si sgretola proprio in quei punti che permetteva ai 12 presidi di fare branco. Oggi vorremmo sapere, magari attraverso un'interrogazione parlamentare, che fine ha fatto il branco 
dei 12 dirigenti scolastici.