La scuola non è un parcheggio e i docenti non sono babysitter


Riportiamo uno stralcio di un articolo preso dalla rete in cui si fa una analisi su come sia vista la scuola dalle famiglie. Nell’articolo si scrive: “Abbiamo dei figli. Dobbiamo lavorare. Chi ci tiene i bambini? Soluzione molto semplice: la scuola! Ma è ovvio! Che cosa ci stanno a fare gli insegnanti, altrimenti? Di quanto tempo avete bisogno? Di tutto il tempo che ci serve. Facciamo così: noi li teniamo di notte, li vestiamo, li laviamo e poi ve li portiamo a scuola (o – meglio -venite voi a prenderli con il pulmino). Ve li lasciamo lì dalle 7,30/8 alle 12,30. Mangiano lì con voi perché a casa non c’è nessuno. Li tenete almeno almeno fino alle 16,30, ma dato che alcuni di noi lavorano fino alle 19,30 (ne abbiamo colpa noi se ci fanno uscire sempre tardi dal lavoro?) teneteli fino a quell’ora, e poi ce li veniamo a riprendere, e noi diamo loro da mangiare”.  

Oggi in periodo di Covid 19 la questione scuole aperte detta l’agenda della politica. Chiudere le scuole significa chiudere la possibilità di parcheggiare i figli e utilizzare come babysitter decine di migliaia di docenti, e allora una politica in cerca di consenso elettorale grida " niente DAD, niente scuole chiuse, niente di niente".