Nella scuola italiana arriva un altro sussulto di affettuosità: risorse finanziarie date ai docenti esperti e sottratte al rinnovo del contratto

 


“La scuola del futuro dovrà essere ‘affettuosa’, perché dobbiamo ricostruirla partendo dal segno più grave lasciato dalla pandemia, cioè l’isolamento”. Queste le ormai famose parole del ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi. Negli ultimi giorni arriva un altro sussulto di affettuasità verso l'intera categoria degli insegnanti, quello del docente esperto.Il “docente esperto” è la nuova figura nella scuola italiana inserita all’interno della bozza del decreto legge Aiuti bis, una delle ultime riforme del governo Draghi. “I docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili” così si legge nella bozza, potranno accedere alla qualifica di docente esperto maturando conseguentemente “il diritto ad un assegno annuale ad personam di importo pari a 5.650 euro che si somma al trattamento stipendiale in godimento”. Quindi un aumento di circa 400 euro al mese in busta paga rispetto agli altri professori. Per diventare “prof esperto” sarà quindi necessario effettuare un lungo percorso formativo di circa nove anni e, altra condizione, dovrà “rimanere nella istituzione scolastica per almeno il triennio successivo al conseguimento di suddetta qualifica.