di Vincenzo Pascuzzi – 4 settembre 2015
Scrive l’USI in una nota del 6.7.2015: “Oltre alle mobilitazioni dei sindacati confederali e autonomi questa volta la lotta ha coinvolto tutto il mondo della scuola con presidi, scioperi della fame e flashmob in moltissime città … con una presenza significativa dei sindacati di base e/o alternativi, di coordinamenti di precari, gruppi di fb e/o autoconvocati.”
A me sembra che questa volta – tutta la vicenda “buona scuola” sviluppatasi lungo un intero anno – i sindacatoni siano stati, se non a rimorchio, un po’ defilati, quasi in seconda linea rispetto al “mondo della scuola”. Allo sciopero del 5.4.2015 hanno aderito alla fine e anche per non rischiare isolamento e compromettere la fragile unità a cinque (Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda). Va osservato che l’attività sindacale è ostacolata, se non impedita, dall’ostilità del governo, o forse meglio, dall’immagine mediatica si sé che il governo cerca di costruirsi.
Il mondo della scuola, rappresentato da diversi e numerosi comitati e organizzazioni, si riunisce a Bologna domani sabato 5 e poi domenica 6 settembre per affrontare e dare risposte alle seguenti domande (v. comunicato del 3.9.2015):
– Lavorare a una nuova legge d’iniziativa popolare, in opposizione alla legge 107, che restituisca alla scuola pubblica la centralità e il ruolo che la Costituzione le assegna?
– Lavorare in vista di un possibile referendum abrogativo della legge 107 o di parte di essa ?
– Immaginare e preparare iniziative di contrasto alla legge 107 alla riapertura del nuovo anno scolastico?
– Lavorare a una nuova legge d’iniziativa popolare, in opposizione alla legge 107, che restituisca alla scuola pubblica la centralità e il ruolo che la Costituzione le assegna?
– Lavorare in vista di un possibile referendum abrogativo della legge 107 o di parte di essa ?
– Immaginare e preparare iniziative di contrasto alla legge 107 alla riapertura del nuovo anno scolastico?
Può non essere inutile segnalare ai convenuti a Bologna alcune questioni di una certa importanza:
1) l’opportunità di monitorare sistematicamente le varie azioni di protesta attuate e programmate;
2) stimolare azioni di protesta auto-organizzate e locali come appunto “presidi, scioperi della fame e flashmob”;
3) costruire un comune alveo virtuale di operatività, auto-gestito e praticabile anche da comitati e organizzazioni che rappresentano situazioni minoritarie o minime;
4) valorizzare le presenze sul web;
5) chiarirsi e chiarire il rapporto con i sindacatoni tutti; esplicitamente: le altre organizzazioni non sono, né vanno considerate secondarie, marginali, gregarie, dilettantistiche o amatoriali: dall’altra parte, i sindacatoni, pur con tutte le critiche, errori, omissioni, inadeguatezze, anche collusioni e tradimenti, non vanno esclusi o combattuti a priori, ma valutati e trattati in base ai comportamenti;
6) ricercare l’unità da intendere come uno “stare e operare insieme” ma senza gerarchie di organizzazioni, né leadership, né primi inter pares, né “stiamo uniti e comando io”; ogni organizzazione o soggetto faccia quello che può e decide verso direzioni concordate;
1) l’opportunità di monitorare sistematicamente le varie azioni di protesta attuate e programmate;
2) stimolare azioni di protesta auto-organizzate e locali come appunto “presidi, scioperi della fame e flashmob”;
3) costruire un comune alveo virtuale di operatività, auto-gestito e praticabile anche da comitati e organizzazioni che rappresentano situazioni minoritarie o minime;
4) valorizzare le presenze sul web;
5) chiarirsi e chiarire il rapporto con i sindacatoni tutti; esplicitamente: le altre organizzazioni non sono, né vanno considerate secondarie, marginali, gregarie, dilettantistiche o amatoriali: dall’altra parte, i sindacatoni, pur con tutte le critiche, errori, omissioni, inadeguatezze, anche collusioni e tradimenti, non vanno esclusi o combattuti a priori, ma valutati e trattati in base ai comportamenti;
6) ricercare l’unità da intendere come uno “stare e operare insieme” ma senza gerarchie di organizzazioni, né leadership, né primi inter pares, né “stiamo uniti e comando io”; ogni organizzazione o soggetto faccia quello che può e decide verso direzioni concordate;
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ALCUNE RIFLESSIONI E PROPOSTE … PER CONTINUARE LA LOTTA CONTRO LA RIFORMA DELLA “MALA SCUOLA” DI RENZI
(6 Luglio 2015)
Da mesi i lavoratori della scuola stanno contestando il DDL sulla MALA SCUOLA (l’USI ormai da alcuni anni è in prima fila nelle lotte in difesa della scuola e dell’istruzione pubblica in generale e per la stabilizzazione dei precari, molto spesso coprendo da sola gli scioperi o come per il 12 maggio chiedendo a tutti i sindacati a partire da quelli di base di allargare la lotta con uno SCIOPERO GENERALE che poi ha proclamato da sola con il boicottaggio di tanti … o lanciando l’appello di occupare a giugno simbolicamente le scuole per coinvolgere il territorio, le famiglie e gli studenti) ma questo sta passando a colpi di fiducia ..
Ricordiamo 400.000 firme raccolte contro, 680.000 lavoratori in sciopero il 5 maggio (dopo aver finalmente spinto i sindacati confederali ed autonomi a lotte unitarie con i sindacati di base) … uno sciopero il 12 maggio … e migliaia di scuole con il BLOCCO DEGLI SCRUTINI …
Oltre alle mobilitazioni dei sindacati confederali e autonomi questa volta la lotta ha coinvolto tutto il mondo della scuola con presidi, scioperi della fame e flashmob in moltissime città … con una presenza significativa dei sindacati di base e/o alternativi, di coordinamenti di precari, gruppi di fb e/o autoconvocati.
Una lotta che non va smessa ma che dovrà continuare anche dal prossimo mese di settembre…
MA GIA’ DOMANI 7 LUGLIO invitiamo tutti e tutte a partecipare alla MANIFESTAZIONE PRESIDIO che si terrà in Piazza Montecitorio, dato che la CAMERA dovrà approvare il testo del SENATO entro il 10 luglio.
MA GIA’ DOMANI 7 LUGLIO invitiamo tutti e tutte a partecipare alla MANIFESTAZIONE PRESIDIO che si terrà in Piazza Montecitorio, dato che la CAMERA dovrà approvare il testo del SENATO entro il 10 luglio.
Occorre essere in migliaia in piazza per dimostrare a tutte le forze politiche che il mondo della scuola questa CONTRORIFORMA non la vuole …. Ma questo significa anche restare in piazza con un presidio continuato fino al momento del voto … Una specie di accampata con i sacchi a pelo, come avviene in tutti i paesi che contestano le scelte dei propri governi (e vedete si può vincere … e la GRECIA né è un esempio) …
Una presenza massiccia ci permetterebbe di inviare delegazioni al QUIRINALE per chiedere al Presidente MATTARELLA di non firmare ma di rinviare tutto alle Camere per una evidente incostituzionalità di molte parti del maxiemendamento approvato.
Daremmo un segnale forte a tutto il paese … potremmo così rafforzarci per riprendere la lotta anche a settembre (e c’è già una proposta di una assemblea nazionale a fine agosto a Roma) sia dal punto di vista legale (per evidente incostituzionalità o per la stabilizzazione dei precari) ma anche con un forte fronte del NO ALLA COLLABORAZIONE … per impedire l’applicazione degli effetti della MALA SCUOLA renziana … per coinvolgere (anche con OCCUPAZIONE SIMBOLICHE sotto forma di presidi o assemblee aperte) ancora con più forza il territorio, le famiglie e gli studenti e per preparare una grande manifestazione nazionale con una proclamazione di sciopero generale …
Questo vorrà anche dire una partecipazione di DOCENTI ed ATA senza delegare, con nuove forme di autorganizzazione, la creazione nelle scuole di COMITATI DI LOTTA e DI DIFESA … la partecipazione anche alle altre mobilitazioni in corso nel paese contro il jobs act, per le pensioni, per il reddito di cittadinanza; non si può restare a guardare ma occorre contro informare in ogni occasione e cercare un collegamento reale con le altre situazioni di lotta per costruire uno SCIOPERO GENERALE contro le scelte politiche del Governo Renzi.
Roma 6 luglio
SEGRETERIA COLLEGIALE USI S.U.R.F.
SEGRETERIA COLLEGIALE USI S.U.R.F.
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COMITATO DI SOSTEGNO DELLA LIP SCUOLA, EVENTI, LIP, REFERENDUM SCUOLA
COMUNICATO 03/09/2015
by admin on 3 settembre 2015 • 0 Comments
Lavorare a una nuova legge d’iniziativa popolare, in opposizione alla legge 107, che restituisca alla scuola pubblica la centralità e il ruolo che la Costituzione le assegna?
Lavorare in vista di un possibile referendum abrogativo della legge 107 o di parte di essa ?
Immaginare e preparare iniziative di contrasto alla legge 107 alla riapertura del nuovo anno scolastico?
Lavorare in vista di un possibile referendum abrogativo della legge 107 o di parte di essa ?
Immaginare e preparare iniziative di contrasto alla legge 107 alla riapertura del nuovo anno scolastico?
Queste le domande cui sarà chiamato a rispondere il mondo della scuola il 5 e il 6 settembre 2015 a Bologna. La legge 107 appena approvata in via definitiva è ritenuta totalmente inaccettabile perché cancella, di fatto, l’impostazione costituzionale della scuola di tutti e per tutti, fondata sul principio della libertà di insegnamento e garanzia di uguaglianza, inclusività e solidarietà.
In un tempo in cui gli spazi di democrazia e partecipazione tendono palesemente a restringersi e, le istanze provenienti dal mondo della scuola, del lavoro e della società a rimanere inascoltate, riteniamo doveroso, oltre che necessario per il bene del Paese tutto, aprire una nuova stagione di rivendicazioni, di riflessione e di lotte, in vista di un obiettivo comune: restituire alla scuola pubblica la centralità e il ruolo che la Costituzione le assegna.
In un tempo in cui gli spazi di democrazia e partecipazione tendono palesemente a restringersi e, le istanze provenienti dal mondo della scuola, del lavoro e della società a rimanere inascoltate, riteniamo doveroso, oltre che necessario per il bene del Paese tutto, aprire una nuova stagione di rivendicazioni, di riflessione e di lotte, in vista di un obiettivo comune: restituire alla scuola pubblica la centralità e il ruolo che la Costituzione le assegna.
Tale possibilità deve però nascere a partire dal mondo della scuola, con l’intenzione di allargarsi a tutta la società, nella presunzione/necessità di farne una battaglia generale, culturale e di civiltà in grado di parlare trasversalmente a tutte e tutti, genitori, insegnanti, studenti e studentesse, cittadine e cittadini.
Sabato 5 settembre l’Assemblea nazionale dei comitati territoriali per una nuova legge d’iniziativa popolare di riforma del sistema scolastico, procederà nella discussione già avviata da mesi per fare il punto sul lavoro fin qui svolto e giungere alfine a un articolato di legge condiviso.
Domenica 6 settembre l’Incontro nazionale di mobilitazione della scuola si interrogherà sulla possibilità concreta di indire un referendum abrogativo della legge 107 verificando se esistono le condizioni tecniche, politiche e sociali per procedere in tal senso.
Entrambi gli incontri si terranno presso Università di Bologna – Scuola di Economia – Aula 3 Piazza Scaravilli, dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
Tutti coloro che hanno a cuore le sorti della scuola pubblica sono caldamente invitati a partecipare.
Hanno finora comunicato le loro adesioni all’incontro del 6 settembre le seguenti realtà (elenco aggiornato al 2 settembre):
Hanno finora comunicato le loro adesioni all’incontro del 6 settembre le seguenti realtà (elenco aggiornato al 2 settembre):
COMITATI E GRUPPI LOCALI
Coordinamento scuole del VII Municipio di Roma, Comitato bolognese Scuola e Costituzione, Comitato genitori ed insegnanti per la Scuola pubblica di Padova, Coordinamento Genitori Democratici (Genova), Comitato docenti autoconvocati di Cosenza, Coordinamento scuole Versilia, Comitato scuola Corato (Bari), Autoconvocati della Scuola Roma e Lazio, Autoconvocati della scuola – Coordinamento scuole in mobilitazione di Padova, Mida precari, Retescuole Milano, CESP Centro studi per la scuola pubblica di Padova, “Cattive maestre”, “Sostengo il sostegno”, Assemblea genitori ed insegnanti delle scuole di Bologna e provincia, Manifesto dei 500, Assemblea sciopero della fame Bologna, Assemblea Difesa Scuola Pubblica di Vicenza, Gruppo L.S. Amaldi di Bitetto-Bari, Coordinamento scuole Viterbo, Partigiani della scuola pubblica, Snals Bologna, Coordinamento docenti Marche, Comitato Diecincondotta Città di Castello (PG), Associazione Trapani Cambia, Coordinamento Campano Lavoratori della Scuola, Coordinamento docenti Caserta, Docenti Campani, Comitato “Articolo 33 per la difesa e il rilancio della Scuola Pubblica” di Bari, Comitati Lip di Trentino, Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna. Sindacato ORSA della Calabria.
Coordinamento scuole del VII Municipio di Roma, Comitato bolognese Scuola e Costituzione, Comitato genitori ed insegnanti per la Scuola pubblica di Padova, Coordinamento Genitori Democratici (Genova), Comitato docenti autoconvocati di Cosenza, Coordinamento scuole Versilia, Comitato scuola Corato (Bari), Autoconvocati della Scuola Roma e Lazio, Autoconvocati della scuola – Coordinamento scuole in mobilitazione di Padova, Mida precari, Retescuole Milano, CESP Centro studi per la scuola pubblica di Padova, “Cattive maestre”, “Sostengo il sostegno”, Assemblea genitori ed insegnanti delle scuole di Bologna e provincia, Manifesto dei 500, Assemblea sciopero della fame Bologna, Assemblea Difesa Scuola Pubblica di Vicenza, Gruppo L.S. Amaldi di Bitetto-Bari, Coordinamento scuole Viterbo, Partigiani della scuola pubblica, Snals Bologna, Coordinamento docenti Marche, Comitato Diecincondotta Città di Castello (PG), Associazione Trapani Cambia, Coordinamento Campano Lavoratori della Scuola, Coordinamento docenti Caserta, Docenti Campani, Comitato “Articolo 33 per la difesa e il rilancio della Scuola Pubblica” di Bari, Comitati Lip di Trentino, Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna. Sindacato ORSA della Calabria.
SINDACATI e ASSOCIAZIONI NAZIONALI
FLC, Gilda, Cobas, Unicobas, USB (nazionale e Bologna), Il sindacato è un’altra cosa – opposizione Cgil in Flc, Per la Scuola della Repubblica, Una nuova primavera per la scuola pubblica, Non Uno di Meno, Gessetti Rotti, Illumin’Italia, Unione degli studenti, Rete della conoscenza, Link – Coordinamento Universitario, Sempre in Lotta – Coordinamento studentesco, Coordinamento nazionale per la scuola della Costituzione, Coordinamento Nazionale Professori Associati (Conpass), FIOM, Forum italiano dei movimenti per l’acqua bene comune, Libertà e Giustizia (nazionale e Bologna), Coordinamento democrazia costituzionale, ACT (agire, costruire, trasformare) nazionale ed Emilia Romagna, Coordinamento delle Ricercatrici e dei Ricercatori non Strutturati.
FLC, Gilda, Cobas, Unicobas, USB (nazionale e Bologna), Il sindacato è un’altra cosa – opposizione Cgil in Flc, Per la Scuola della Repubblica, Una nuova primavera per la scuola pubblica, Non Uno di Meno, Gessetti Rotti, Illumin’Italia, Unione degli studenti, Rete della conoscenza, Link – Coordinamento Universitario, Sempre in Lotta – Coordinamento studentesco, Coordinamento nazionale per la scuola della Costituzione, Coordinamento Nazionale Professori Associati (Conpass), FIOM, Forum italiano dei movimenti per l’acqua bene comune, Libertà e Giustizia (nazionale e Bologna), Coordinamento democrazia costituzionale, ACT (agire, costruire, trasformare) nazionale ed Emilia Romagna, Coordinamento delle Ricercatrici e dei Ricercatori non Strutturati.
PARLAMENTARI e GRUPPI POLITICI
Movimento 5 Stelle, SEL, Gruppo Misto Senato, PRC, Altra Europa con Tsipras, Azione civile, Sinistra anticapitalista.
Movimento 5 Stelle, SEL, Gruppo Misto Senato, PRC, Altra Europa con Tsipras, Azione civile, Sinistra anticapitalista.