Meglio rimanere in classe o partecipare alla cena di gala organizzata dal presidente degli Usa Barack Obama ?
Il nostro collaboratore Vincenzo
Pascuzzi, esperto di informazione scolastica, ha segnalato il seguente post
pubblicato da Giuseppe Sini sulla sua pagina Facebook e nel suo blog. Il post recita così:
" Ho trascorso la totalità della mia attività
lavorativa nel mondo della scuola in qualità di insegnante prima e di dirigente
scolastico nella fase terminale della mia carriera. Credo di parlare, pertanto
con cognizione di causa. Ho contestualmente ricoperto incarichi politici
diversi: venticinque anni di amministratore comunale con ruoli significativi
per una piccola comunità quale quella berchiddese: sindaco, vicesindaco,
assessore comunale, assessore nella comunità montana ozierese. Non ho
approfittato degli incarichi ricoperti per ottenere permessi garantiti dalle
disposizioni legislative. I giorni richiesti per mandato amministrativo, nei
cinque lustri, possono essere ricompresi nelle dita di una mano. Non essendo un
politico di professione ho sempre considerato la funzione docente prioritaria
rispetto al pur significativo ruolo di amministratore e di politico. Il
rispetto per il futuro degli alunni, per le famiglie e per la società di
riferimento finiva per prevalere sui pur significativi impegni amministrativi.
Bastava organizzare riunioni al di fuori degli impegni scolastici e ottimizzare
tempistica e scadenze per assolvere dignitosamente alle molteplici funzioni.
Questa premessa scaturisce dallo sconcerto determinato dalla partecipazione
della signora Agnese Renzi e del suo augusto consorte alla cena di gala
organizzata dal presidente degli Usa Barack Obama. La moglie del Primo ministro
ha abbandonato scuola e alunni, programmi ed attività didattiche per
presenziare a un pur significativo appuntamento mondano. Non conosco le
motivazioni che hanno indotto il dirigente ad acconsentire a questa richiesta.
Presidente degli Stati Uniti e Presidente della bocciofila di quartiere
rivestono a mio modesto avviso lo stesso rilievo ai fini dell’accoglimento
dell’istanza. I contribuenti, che concorrono mensilmente alla corresponsione
degli emolumenti della professoressa Renzi, i suoi alunni e i rispettivi
genitori sarebbero stati più orgogliosi se si fosse disimpegnata nello
svolgimento della sua attività di docente allontanando per un momento le sirene
della mondanità e della notorietà. La circostanza che fosse ospite del
presidente degli Stati Uniti non offre alcuna giustificazione ad una mancanza
di tatto e soprattutto all’inosservanza della corretta deontologia
professionale "Fonte
Nota del Direttore di RTS
Da notare che la Professoressa Agnese Renzi, come tutti gli insegnanti italiani, dispone di 3 + 6 giorni da utilizzare per motivi personali ( oltre ad avere la possibilità di chiedere aspettativa non retribuita ). A tal riguardo rimane un mio convincimento personale, che la moglie del premier, in questo contesto di rappresentanza nazionale, abbia fatto bene ad accompagnare il marito negli USA, usufruendo dei permessi che Le spettano. Gli strumenti metodologici per recuperare la didattica, che per forza di cose è rimasta indietro, non mancano. Inoltre i genitori di quella scuola capiranno la portata dell'evento, che è indubbiamente eccezionale.
Aldo Domenico Ficara