La rete dei CTS di Roma in collaborazione con la FISH organizza il Convegno “Inclusione: Conquiste, realizzazioni e prospettive”
Riceviamo dai CTS romani e pubblichiamo:
Quest’anno la legge 517 compie 40 anni, la
legge 104 ne compie 25 e la rete nazionale dei Centri Territoriali di Supporto (CTS) ne
compie 10.
È una coincidenza, ma invita ad una
riflessione proprio in concomitanza con l’approvazione delle
deleghe della Legge 107 o “Legge della buona scuola”.
La rete dei CTS di Roma [CTS I. C. A. LEONORI, CTS IPSSS E. DE AMICIS, CTS IIS P. BAFFI]
ancora una volta si attiva e
in collaborazione con la
FISH organizza il:
CONVEGNO NAZIONALE “Inclusione: Conquiste,
realizzazioni e prospettive”
il 9 marzo, presso l’ITIS GALILEO GALILEI – Via Conte Verde 51 – Roma
La rete
nazionale dei CTS, composta da 106
centri presenti in ogni provincia, partecipa all’evento inviando dei
rappresentanti per illustrare le migliori realizzazioni ottenute in questi
dieci anni a livello regionale e provinciale.
La nuova normativa non prende in
considerazione l’esistenza dei CTS. Ci
si chiede se sia una “dimenticanza” o una volontà politica. Alla domanda “Perché i CTS non devono morire?” le
risposte che proponiamo sono:
1.
Attraverso
i CTS, il MIUR ha attivato 106 “Sportelli Autismo” in tutto il territorio
nazionale e ha promosso la formazione per i docenti sui Disturbi dello spettro
autistico.
2.
Attraverso
i CTS, il MIUR ha attivato interventi di contrasto, prevenzione e formazione
riguardanti il fenomeno del Bullismo e Cyberbullismo, su tutto il territorio
nazionale.
3. I CTS costituiscono
l'unica rete di scuole per l’inclusione a
livello nazionale e, quindi, danno la possibilità di connettere e far
conoscere le diverse e composite realtà territoriale del nostro paese, in uno
scambio e arricchimento reciproco.
4. La rete provinciale dei CTS si è
strutturata piano piano e molti servizi sono diventati una realtà
uniformata su tutto il territorio nazionale.
5. Hanno creato reti locali con le associazioni per le disabilità e le strutture
territoriali storiche come il CNR e gli istituti speciali.
6.
In molte
zone sono le uniche agenzie che raccordano
la scuola e la disabilità in termini di aggiornamento, affiancamento e reale
inclusione.
7. Hanno formato gratuitamente circa centomila
docenti.
8. Sono formati da insegnanti scelti per la loro motivazione e la loro attitudine.
9. Hanno informato e formato sulle nuove tecnologie a scuola.
10.
Organizzano, gratuitamente, formazione di altissima qualità
11.
Hanno svolto consulenza e informazione su tutto il territorio nazionale che fino al momento
della loro nascita non esisteva.
12.
Hanno fatto formazione disinteressata per acquisti tecnologici (eludendo gli interessi
aziendali che invadono la scuola).
13.
In dieci
anni di attività, hanno accumulato
esperienze uniche e conoscenza del territorio e delle necessità correlate.
14.
Hanno promosso l’uso del software
libero per
l’inclusione degli alunni BES con grande risparmio per le famiglie e lo Stato.
15.
Hanno fatto ricerca sul software libero in collaborazione con il CNR e divulgato
applicativi gratuiti per le scuole e le persone disabili.( EasyDida
Sodilinux).
16.
Hanno fatto consulenza alle famiglie sull'uso di ausili e tecnologie per la persona.
17.
Hanno realizzato progetti di comodato d'uso per la sperimentazione di
ausili specifici.
18.
Hanno realizzato supporto da insegnante ad insegnante e creato sportelli di consulenza in particolare sui DSA e altri BES.
19.
Sono
diventati un punto di riferimento
per le scuole, le associazioni e le famiglie
21.
Gli operatori fin dall’inizio sono stati formati attraverso un percorso condiviso che ha abbracciato tutte
le realtà del territorio nazionale.
22.
Lo Stato ha investito su di loro milioni di euro.
23.
Le maggiori associazioni per la
disabilità apprezzano il lavoro dei CTS e ne chiedono un potenziamento.
24.
Sono previsti nel DM del 17/07/2011
all'articolo 8 e nelle linee guida per
il diritto allo studio degli studenti DSA al punto 7.4 normativa
emanata per applicare la legge 170 per i DSA.
25.
Sono indicati nella direttiva del
dicembre 2012 "Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi
speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica" come Organizzazione territoriale per
l’ottimale realizzazione dell’inclusione scolastica.
26.
Sono previsti nelle linee guida del 2015 per
le azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e cyberbullismo.
27.
È uno dei pochissimi progetti
attivati dal Ministero che si è dimostrato un solido investimento e,
contrariamente a l’iter dei progetti finanziati dal MIUR che si sono dissolti
in poco tempo, ha preso piede, si è sviluppato
e, nel corso degli anni, ha
continuato a portare frutti.
28.
Debitamente
potenziati e messi in rete possono
essere l'architrave solido (per la loro esperienza decennale) su cui poggiare le azioni inclusive ed il
monitoraggio inclusivo.
29.
Se
debitamente messi in rete i CTS possono
dare quella visione d'insieme che finora è sempre mancata al MIUR con
possibilità di ridurre gli sprechi ed
ottimizzare le risorse
30.
Ricominciare sempre da zero, non
utilizzando le risorse esistenti in periodi di penuria di fondi, è un
delitto
I CTS, in questi 10 anni, sono
diventati punti di riferimento essenziali per le scuole italiane riguardo all’organizzazione
e alla realizzazione dell’inclusione scolastica, come previsto dalle normative
del MIUR, e si sono dimostrati organismi
efficaci ed efficienti, capaci di radicarsi costruttivamente nelle diverse
realtà territoriali. Per questi motivi, il loro potenziamento è auspicato da
molti. Con la L.107/2015 e la legge delega
si smantella questa rete territoriale che è attiva e si lascia al privato tutto
il compito di informare e formare su tecnologie e ausili. Questo convegno vuole, mettendo in
luce quello che si è fatto di buono e utile nella scuola italiana in questi 10
anni, chiedere una revisione della Legge
delega sull’inclusione.