La politica con il mondo della scuola
deve darsi una regolata, aprendo la mente all'innovazione, ovvero considerare gli insegnanti al pari della
dirigenza scolastica, riservando loro piena dignità retributiva. Se un
Dirigente scolastico protesta per rivendicare sacrosante mancanze di giusta
retribuzione, stessa cosa spetta per la categoria degli insegnanti. In altre
parole si vuole aumentare lo stipendio dei presidi di mille euro al mese,
allora lo si faccia con la stessa cifra per il docente. Un ragionamento lineare
che si basa sul fatto di pari
responsabilità lavorative, da una parte quelle amministrative dall’altra quelle
didattiche. Da qualche giorno a questa parte mi impegno nell’esporre il mio
pensiero su tali rivendicazioni, relative ad aumenti salariali, ma anche nel
dare un’ immagine del sistema scuola che vorrei. Le reazioni dei dirigenti scolastici
alle mie teorie di uguaglianza
stipendiale, e di uguaglianza nella dignità lavorativa non sono state leggere,
anzi particolarmente forti. Delle tante ne voglio ricordare due:
1.
Preside
n. 1: “dobbiamo tutti insieme chiedere un trattamento migliore per tutti quelli
che lavorano nella scuola e per il bene della scuola che è il laboratorio in cui
una società prepara il proprio futuro, mettendo fuori gioco tutti i
pressappochisti, i superficiali e i fomentatori di odio di classe perché nocivi
e inadatti a qualunque ruolo dentro la scuola.
2.
Preside
n. 2: “ pseudo insegnanti che rasentano il ridicolo creando conflitto con i Ds “
Far passare un giornalista, ma prima
ancora un insegnante come un "fomentatore di odio di classe " la dice lunga su quanto si
debba lavorare per creare le giuste condizioni per una comunità scolastica
didatticamente sana. Se il tentativo è quello di isolarmi per spegnere la mia
voce, sempre e comunque a favore degli insegnanti e degli studenti, questo lo
decideranno solo i miei colleghi, non leggendo più gli articoli di Regolarità e
Trasparenza nella Scuola. Da parte mia
rimane sempre viva la convinzione che in rapporto alle beghe sindacali sulla
contrattazione stipendiale: “ gli insegnanti non hanno l’anello al naso “ (
vedi il referendum del 4 dicembre 2016 ).
Aldo Domenico Ficara