Insegnante trasferita al nord: lo trovo un modo e la faccio finita




La protesta di tanti docenti che si sentono “deportati” al Nord Italia prosegue.  Sono purtroppo molto poche le chances anche per il prossimo anno per le migliaia di docenti che hanno chiesto il ritorno a casa, spesso nelle regioni del Sud. Nei prossimi mesi in Meridione i pensionamenti che lasceranno libere le cattedre dal primo settembre sono stati pochi e la maggior parte dei posti andrà comunque ai vincitori del concorsone 2016. Stando ai dati Miur, sono circa 20mila i docenti che hanno avanzato domanda di trasferimento, principalmente da nord verso sud, ma le esigenze del Miur sono altre; come riportato dal ministero dell’Istruzione per l’anno 2017-2018, i posti liberi disponibili sono circa 36mila e 22mila di questi sono al nord, ben due cattedre su tre insomma. Questa mancata soluzione del grave problema sociale creato dalla legge 107/15 detta La Buona Scuola, inzia a indebolire le resistenze psicologiche degli insegnanti, al punto di leggere su Facebook il seguente messaggio:




RTS è vicina  a questa insegnante, vittima di una legge cattiva ( vedi l'algoritmo ) e senza anima