Se la scuola patteggia è la fine, parola di Paolo Crepet


Riportiamo alcune riflessioni di Paolo Crepet sulla scuola: " Se la scuola "patteggia", nel senso più deteriore del termine, è la fine. Far credere ai giovani che i loro errori non hanno conseguenze credo sia il metodo di gran lunga peggiore per educare le nuove generazioni. Il problema riguarda la formazione della classe dirigente. Ad esempio, la tendenza ad educare con strumenti digitali fin dalla più tenera età porterà a una grave perdita di autonomia e a una dipendenza dalle tecnologie. Non ci saranno più manualità, creatività, passione. Bisogna avere il coraggio di dire no e di affidarsi al buon senso. Il buon senso ci dice che abbiamo bisogno di ragazzi e ragazze che crescano consapevoli, autonomi, forti, creativi, sognatori. Serve il coraggio di fare l'impresa, lo stesso che ha permesso alla generazione del Dopoguerra di risollevare le proprie sorti creando aziende e cooperative ".