La possibilità di affrontare gli studi
umanistici approcciando le metodologie del data science è di fatto oggi una
rivoluzione già in atto negli studi di settore. Il digitale e la
digitalizzazione non sono più soltanto strumenti e mezzi di mediazione per la
fruizione a vario scopo di riproduzioni culturali: sono, oggi, processi che
devono essere sempre intesi nella loro evoluzione verso la dimensione di
conoscenza storica dell’Era Digitale contemporanea, dai quali germinano metodologie
innovative di studio, ricerca, produzione di nuove dimensioni culturali, da
intendere quali paradigmi della conoscenza identificativi dei processi di
ricerca, studio e formazione delle nascenti Digital Science, Humanities,
Technology, Engineering, Arts and Mathematics (Digital SHTEAM).
In tale
contesto culturale DiCultHer sarà
presente a Pietrelcina (BN) al Jazz’Inn2019, organizzato dalla Fondazione
Ampioraggio, dal 29 al 31 Luglio, per la presentazione della “Carta
dell’educazione al patrimonio culturale digitale”. Per DiCultHer la SFIDA per una “Carta
dell’educazione al patrimonio culturale digitale” rappresenta la naturale
continuità di un percorso di riflessione avviato sin dalla sua costituzione nel
2015, per segnalare l’importanza dell’accesso ai saperi e alla cultura oggi e
per il futuro, e ridisegnare la prospettiva degli interventi per il
rafforzamento dell’identità europea e il suo sviluppo sociale, nella vita, nel
lavoro, nella condivisione dei valori e diritti comuni, fondata sulla
conoscenza dell’ecosistema digitale e delle criticità e le opportunità di
sviluppo connesse all’uso responsabile del digitale.