LETTERA SCRITTA CON LA COLLABORAZIONE DI
Annamaria Milano
Mi chiamo Federico Simeone, sono uno dei
500.000 mila studenti che si apprestano a sostenere la Maturità 2020.
Ho scelto di scrivere e testimoniare
ciò’ che sta accadendo in questo periodo nella Scuola.
Dopo oltre due mesi di emergenza
sanitaria mondiale, dovuta alla esplosione della pandemia da Covid
19/coronavirus, tutti abbiamo affrontato e viviamo momenti difficili, tristi e
di profonda incertezza. E, seppur oggi, 3 giugno 2020, il governo italiano ha
decretato la fine del lockdown, resta che il rischio di contagio incoronato è
ancora in percentuale esponenziale, sopratutto nelle regioni del Nord d’Italia.
Auspico, con animo carico di speranza,
che il contagio del virus incoronato giunga al più presto vicino al rischio
zero di contagio nullo, cosicché, la strage degli innocenti abbia davvero fine.
L’Istruzione, la Sanità e la Sicurezza
sono pilastri fondanti di uno Stato di di diritto e democratico.
Alla luce di quanto da me espresso, oggi
suscita paura, timore e preoccupazione, la scelta immotivata, se non da mere
ragioni politiche, secondo quella “ragion di Stato” di machiavellica memoria,
fatta dal Ministro Azzolina, di sostenere gli esami di stato “in presenza”.
Si tratta di esporre al rischio certo di
contagio, ben 500.000 maturandi insieme ai 170.000 docenti delle commissioni
d’esame, per quelle inefficaci norme di sicurezza ed igiene degli ambienti
scolastici privi di procedure di sanificazione con ozono e dispositivi di
prevenzione individuale ( DPI).
Come se ciò non bastasse, coloro esposti
ad un maggiore rischio contagio sono i lavoratori “fragili” affetti da
immunodeficienze e patologie gravi.
Perché ostinarsi e non riflettere sulla
reale e concreta nonché valida alternativa di un esame di maturità 2020 ONLINE?
In tutta sicurezza ed a tutela della
Salute pubblica si eviterebbero facili assembramenti ed elevati contagi.
Mi faccio portavoce delle istanze di
docenti, degli studenti, del personale ATA e dei genitori di tutta Italia, che
sono allarmati e preoccupati in quanto temono l’inevitabile.
Lo spostamento da Nord a Sud di migliaia
di docenti mette a repentaglio la Sicurezza dei trasporti: chi ci garantisce la
totale sicurezza per la nostra salute e quella dei nostri cari, per lo
svolgimento dell’esame
“in presenza” ?
E coloro che si sposteranno da regione a
regione?
Perché esporci al rischio, siamo troppi
a questo mondo?
Durante i mesi di lockdown abbiamo
svolto e seguito le lezioni secondo la modalità ordinaria della didattica a
distanza: perché non svolgere la MATURITÀ 2020 ONLINE?
Sono molti gli interrogativi da
sciogliere e vorremmo delle risposte certe dal Governo.
I test seriologici e/o i tamponi non
sono la soluzione al problema perché, come ci è stato spiegato dai virologi, si
può essere negativi al momento del test, ma diventare positivi anche il giorno
dopo.
Ministro Azzolina abbia cura di lei e di
tutti noi. Desideriamo sostenere la MATURITÀ 2020 ONLINE perché vogliamo vivere
e gioire del dono della Vita.
Cordialmente, uno studente italiano, Federico
Simeone.