Settimane fa, quando eravamo in piena
emergenza sanitaria, il Miur faceva uscire una nota in cui si scriveva: “tutti
coloro che stanno andando oltre ogni obbligo e ogni dovere, svolgendo il loro
servizio al Paese con dedizione, spirito di iniziativa, competenza”.
Amministrazione, dirigenti scolastici, docenti, personale educativo, amministrativo,
tecnico e ausiliario, studenti, organizzazioni sindacali, associazioni, mondo
imprenditoriale “stanno, ognuno, facendo la propria parte dimostrando una
spesso misconosciuta, ma preziosa, capacità di reagire all’emergenza”.
Tante
belle parole nel ringraziare l’abnegazione lavorativa degli insegnanti, ma
nulla in termini di rinnovo contrattuale e soprattutto mare piatto per quanto
riguarda l’aumento stipendiale della categoria. Uno stipendio che, nonostante
gli elogi, rimane tra i più bassi d’Europa