Scuola: ci vogliono misure preventive molto rigide


La Scuola ha delle specificità rispetto agli altri luoghi di lavoro, eppure negli altri luoghi di lavoro – ben meno pericolosi – si sono attuate misure preventive molto rigide, nemmeno immaginate per la Scuola.
1) in nessun lavoro pubblico e privato, il lavoratore viene a contatto con 150 alunni e 80-100 colleghi; in proporzione, ciò vale anche per gli alunni;
2) le classi si configurano come ambienti promiscui e di assembramento; il virus può rimanere in sospensione nell’aria e sulle superfici per diverse ore negli ambienti chiusi; arieggiare al cambio dell’ora e igienizzare a fine giornata non è sufficiente;
3) la durata della permanenza al chiuso è di 5-6-7 ore al giorno;
4) l’attività svolta dagli alunni tra di loro e con l’insegnante (didattica) prevede di avvicinarsi;
5) l’età fa sì che gli alunni facciano fatica a rispettare le norme igienico-sanitarie indicate (soprattutto i più piccoli, ma anche i grandi): per esempio, fazzolettini sui banchi oppure il cestino pieno di fazzolettini;
6) gli alunni provengono dai mezzi di trasporto in cui sono stipati, faccia a faccia;
7) l’organizzazione dell’extra-aula (la ricreazione e la merenda, l’entrata e l’uscita, etc.):
8) il tempo dell’extra-scuola: i bambini e i ragazzini al pomeriggio/sera si mettono in situazioni di contatto per giocare nel parco-giochi, per la loro età / voglia di vivere / bisogno di relazioni e per la sensazione di sentirsi invincibili e forti e anche perchè, anche se portatori di virus, sono asintomatici);
9) non ultimo – forse l’aspetto più importante – il lavoro in aula si basa sullo strumento del “fiato-voce-saliva” e quindi l’aerosol prodotto in aula è notevole.

Gatto Silvestro