La valutazione dei dirigenti e dei dipendenti
si basa su due elementi strettamente collegati: il raggiungimento degli
obiettivi e le competenze dimostrate. Un cospicuo lavoro di identificazione
delle competenze attende le amministrazioni. Tale impegno dovrà essere definito
in fase di programmazione, perché i dipendenti devono sapere su quali
competenze chiave verranno valutati.
Questo sistema implica la partecipazione
di tutti, dirigenti e dipendenti, al
processo di miglioramento e di trasparenza che caratterizza la riforma. Associando
la performance organizzativa a quella individuale, si ricollega inevitabilmente
la valutazione delle organizzazioni a quella dei dirigenti e dei dipendenti,
anche ai fini della premialità. Oggi succede molto spesso che amministrazioni
con scarsi rendimenti abbiano dirigenti e dipendenti che percepiscono il 100%
delle indennità collegate alla performance individuale. I modelli di
valutazione validati dalla Commissione, nonché gli Organismi indipendenti di
valutazione all’interno di ciascuna amministrazione, dovranno far sì che ciò
non accada più.
Per questo motivo, il decreto legislativo 150/2009 prevede, in
caso di sistemi non adeguati, il divieto di erogazione dell'indennità di
risultato ai dirigenti responsabili.