La Scuola e il “nuoto del pesce”


Finché la scuola non si attrezzerà per valorizzare il "nuoto del pesce", ma si ostinerà a "fare arrampicare tutti sugli alberi", con la scusa che è quello che serve al mondo, il mondo si priverà di innumerevoli risorse sconosciute, di infiniti sentieri mai percorsi e "l'albero" si spezzerà sotto il peso degli arrampicatori. (Più tardi, il prosieguo.....) Già perché, se la Scuola italiana inverte la rotta, c’è la concreta opportunità che si riappropri della sua essenza: istruire. Ed è nell’ISTRUIRE che si scommette sulla formazione delle future generazioni di nativi digitali e innovazione informatico-tecnologica. Ecco che, citando la Prof.ssa Lorella Carimali (1) scrittrice del libro “L’equazione della libertà”:  “Due più due fa quattro. La matematica non è un'opinione. E se non ci sei portato, meglio lasciar perdere, non hai speranze. Le donne, poi, con i numeri sono proprio negate. Quante volte ci siamo sentiti ripetere queste verità dal sapore assoluto, senza pensare che forse assolute non lo sono nemmeno un po'?...  La matematica è il contrario del pregiudizio: è fatta per i curiosi, e quindi per tutti e tutte noi”. Ed è quella la direzione “al fare” della Scuola, quel mare di opportunità da fare e fare, fare sino a che siano conoscenze e abilità indimenticabili e, perciò, formative alla disciplina, all’impegno e alla crescita evolutiva di ogni studente e studentessa. Se la Scuola italiana resterà ad occuparsi degli arrampicatori sugli alberi, lo “spillover” (salto da animale all’uomo dei virus) sarà inevitabile perché non ci saranno più boschi d’alberi/menti pensanti, ma pezzi di cortecce d’albero, sparsi qua e là’.  Il cambiamento è necessario, non c’è più tempo,....è mi sovviene la sequenza filmica del Prof. Keating, nell’Attimo fuggente, allorquando sale sulla cattedra per ricordarsi che: “dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. Il mondo appare diverso da quassù”. E’ nel cambio di posizione, di idea, di punti di vista che sta il segreto delle soluzioni possibili che esistono. E le soluzioni divengono il segno tangibile della libertà di essere ciò che, lungo il viaggio della vita, scegliamo di essere per noi stessi. Agire con il cuore è coraggio ed il coraggio è sentimento. La curiosità, la ferrea volontà, la disciplina legati all’educazione all’affettività e alla alfabetizzazione emozionale saranno il futuro della scuola. Se lo vorremo!

 

(1)  Lorella Carimali è docente di matematica e fisica al Liceo Vittorio Veneto di Milano. Collabora con università, centri di ricerca, istituzioni ed enti di formazione. È membro del network RTS di Aldo Ficara ed è stata finalista del Nobel dell’insegnamento, il Global Teacher Prize, nel 2018. Per Rizzoli ha pubblicato “La radice quadrata della vita” ( 2018) e, nel 2020, “L’ equazione della libertà”.

 

Annamaria Milano ( capo ufficio stampa di RTS )