L'OSSESSIONE DELLA VALUTAZIONE


La valutazione è necessaria, ma a scuola è diventata un'ossessione. Come se fosse l'attività principale, mentre resta sussidiaria al processo di formazione e diventa utile a condizione che se ne ricordino i tratti ineludibili di soggettività e che venga esercitata con giustizia e soprattutto con discernimento: cioè considerando i soggetti, i tempi e i luoghi .Valutare oggi in piena pandemia mentre si fa scuola con i limiti, le preoccupazioni ,le difficoltà della didattica a distanza e della stessa didattica in presenza non può essere la stessa cosa che si faceva prima e che potrà essere fatta dopo. La valutazione avrà senso ed efficacia se riesce a dare fondamento e giustificazione alle sue finalità, ai suoi scopi; solo dopo si potrà decidere come e quando esercitarla. Oggi ,nei nostri tribolati giorni, con sforzi enormi insegnanti, dirigenti e alunni a prescindere da quello che saranno i risultati stanno cercando di salvare la scuola, di mantenerla in vita. Questo oggi mi sembra l'unico oggetto di valutazione. Insegnanti e alunni dovrebbero essere valutati per tutto quanto con il proprio comportamento e con le proprie scelte serve a fare scuola e a salvarla:impegno,partecipazione,presenza,collaborazione,apprendimenti.Oggi se si considerano le reali condizioni degli innumerevoli modi in cui si sviluppa il processo di formazione l'ultima preoccupazione ,anche nelle superiori, dovrebbe essere quella di vedere e di sapere come esercitare la valutazione sommativa: quella che esclude, quella che mette in riga, quella elargisce premi e condanne. Oggi si dovrebbe esercitare solo la valutazione formativa: quella che aiuta a insegnare e ad apprendere meglio; quella che aiuta a superare le difficoltà, perché ne sono state comprese le ragioni. Si parla di come si dovrebbe formare i docenti a valutare come si deve. E' un problema, ma non così importante come quello di sapere per quali motivi bisogna fare scuola, per quali saperi si deve mantenere una scuola ,a quali alunni bisogna fare scuola. E di tutto questo si sa ,mi pare, molto meno di quanto si sappia di valutazione.


Raimondo Rosario Giunta