Lo scuolavirus: meglio continuare con la DAD


“ Oggi, purtroppo, con la drammatica pandemia ancora in corso, è necessario qualche sacrificio per preservare la vita a migliaia di persone. Ogni giustificazione ideologica o i tentativi di chiamare fuori la scuola – e ciò che vi ruota attorno – dalla diffusione dei contagi per tenere aperti gli istituti superiori in presenza (gli unici in cui i ragazzi possono gestirsi autonomamente a casa) sono argomentazioni che non reggono ed è da incoscienti sostenerle rispetto alla possibilità di salvare anche una sola esistenza umana. La strada dovrebbe essere quella di assicurare ai ragazzi una formazione analoga per quantità e qualità a quella degli anni scorsi attraverso la migliore organizzazione possibile della Dad, garantendo a tutti il diritto all’apprendimento attraverso la fornitura di supporti informatici (specie nel Mezzogiorno) e rafforzando reti e materiali e prevedendo, ad esempio, il recupero in presenza, anche parziale, dei periodi in Dad a giugno o, eccezionalmente, nei primi giorni di luglio (i giocatori hanno potuto concludere il campionato di calcio ad agosto e gli studenti non possono restare qualche settimana in più a scuola?) “. Così in un articolo intitolato “ Lo scuolavirus “ pubblicato nel sito web dell’Unsic ( Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori )