“ Le attività di didattica a distanza, come ogni attività didattica, per essere tali, prevedono la costruzione ragionata e guidata del sapere attraverso un’interazione tra docenti e alunni. Qualsiasi sia il mezzo attraverso cui la didattica si esercita, non cambiano il fine e i principi. Nella consapevolezza che nulla può sostituire appieno ciò che avviene, in presenza, in una classe, si tratta pur sempre di dare vita a un “ambiente di apprendimento”, per quanto inconsueto nella percezione e nell’esperienza comuni, da creare, alimentare, abitare, rimodulare di volta in volta” (Nota M.I. n° 388 del 17/03/2020). Infatti, in ottemperanza alle disposizioni di cui alla nota n. 388 del 17 marzo 2020 del Ministero dell’Istruzione - Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione –, è necessaria una rimodulazione della Progettazione didattico-disciplinare del singolo docente per ciascuna disciplina, per l’a.s. 2019/2020, a seguito dell’introduzione della didattica a distanza come unica modalità di erogazione della stessa. Per questo motivo andranno riesaminate le progettazioni definite in sede di Collegio Docenti e rimodulati gli obiettivi formativi sulla base delle nuove attuali esigenze. Tale nuovo adempimento risponde alle seguenti motivazioni e finalità:
1.
Ri-progettare
è necessario per riadattare competenze, abilità e conoscenze alla nuova
situazione educativo-didattica ed è altresì “essenziale per assicurare organicità
al lavoro che ciascun docente svolge nei contesti di didattica a distanza,
affinché le attività finora svolte non diventino esperienze scollegate le une
dalle altre;
2.
La
rivisitazione della progettazione e del processo di insegnamento è
indispensabile al fine di consentire la realizzazione di una didattica più
personalizzata, in epoca di Coronavirus, anche in risposta alle indicazioni del
Ministro che chiede di avere particolare attenzione per i soggetti con
disabilità e per i BES;
3.
Altra
motivazione va ricercata nel necessario miglioramento del processo di
apprendimento che bisogna garantire allo studente con ritmi più funzionali alla
mutata erogazione della didattica. Si ricorda, infatti, che al dovere della
scuola di attivare le modalità di didattica a distanza, modificando, talvolta
profondamente la progettazione approvata ad inizio anno, corrisponde il dovere
di partecipazione per gli studenti che sarà tanto maggiore quanto più adeguato
sarà la rimodulata azione educativa-formativa;
4.
La
rimodulazione dell’attività didattica cambia l’approccio all’attività di
valutazione: la “valutazione tradizionale” in questa fase emergenziale deve
ritagliarsi uno spazio nuovo: essa è essenzialmente formativa e deve attenersi
ad una reale visione d’insieme del percorso formativo, didattico e educativo,
che non scaturisce essenzialmente dalla percezione dell’immediata comprensione
degli argomenti presentati a distanza, ma anche dall’efficacia dell’intervento
di ciascun docente ed è prioritariamente finalizzata a mantenere vivo il dialogo
educativo tra l’alunno e la comunità educante. Bisogna pertanto tenere ben
presente che la valutazione della DAD non ha il compito di quantizzare il
successo di un percorso educativo, né tantomeno di determinarne l’insuccesso:
si sottolinea, a tal proposito, che sarebbe più che mai necessario, quanto
auspicabile, il superamento di meccanismi rigidi di valutazione che, in questo
preciso momento, potrebbero essere percepiti come ulteriormente penalizzanti.
Pertanto nelle attività di didattica a
distanza è auspicabile che siano
indicate le seguenti competenze chiave per l’apprendimento permanente:
1.
competenza
alfabetica funzionale.
2.
competenza
multilinguistica.
3.
competenza
matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria.
4.
competenza
digitale.
5.
competenza
personale, sociale e capacità di imparare a imparare.
6.
competenza
in materia di cittadinanza.
7.
competenza
imprenditoriale.
8.
competenza
in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
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Sitografia: