Docenti immobilizzati: Può un’insegnante ultra 50enne vestire i duri panni della gavetta come fosse una ventenne?


Sono numerosi gli insegnanti che da oltre 20 anni sperano in un rientro definitivo verso le proprie provincie di residenza, ma inutilmente.  Loro dicono che questo mancato rientro è una scelta  politica quella di  tenerli fuori provincia, e nei casi peggiori anche fuori regione. Sono chiamati docenti immobilizzati, si considerano scomodi poiché  accogliere il loro trasferimento significherebbe togliere visibilità al ministro di turno che spera di restare nella storia della scuola, immettendo in ruolo quanti più docenti può. Qualche mese fa questi insegnanti, facendo riferimento alla possibile assegnazione provvisoria dicevano: “ l’assegnazione provvisoria rimane un diritto alla tutela della famiglia ma riteniamo che essa sia realmente tutelata dalla stabilità di una sede raggiunta con un trasferimento ottenuto per criteri meritocratici quali i titoli di studio e gli anni di servizio del lavoratore. L’assegnazione provvisoria è un diritto inviolabile ma che vede in sé meccanismi farraginosi che rilegano un diritto fondamentale come quello della cura dei propri figli ad un diritto secondario rispetto ad altre precedenze, dalle quali molti docenti sono esclusi. Può un’insegnante ultra 50enne vestire i duri panni della gavetta come fosse un ventenne?’.