Il 18 gennaio sciopero degli studenti delle scuole superiori di Viterbo: “Restiamo a casa oggi per tornare a scuola in sicurezza domani”
È questo il motto scelto dagli studenti degli Istituti superiori della Provincia di Viterbo, che hanno dichiarato di voler scioperare restando a casa il giorno 18 c.m. nel caso in cui il ritorno alla didattica in presenza avvenga secondo le modalità previste nell’Ordinanza Prefettizia.
Tutto ciò per cercare di abolire i doppi
turni, con orari assurdi e scomodi per i pendolari, DAD al 100%, almeno fino ad
una situazione migliore dal punto di vista epidemiologico e in fine per
ritornare in futuro con una progressione di DAD al 50% e non al 75%.
Nei giorni precedenti è stato diffuso un
questionario anonimo per valutare la posizione di tutte le componenti
scolastiche, genitori e professori compresi.
Da questo questionario -che ha ottenuto
circa 3000 risposte- si è riscontrato l’interesse e la partecipazione di tutti
gli interpellati: oltre alle risposte degli studenti infatti ce ne sono state
ben 170 da parte dei genitori e 30 da parte dei docenti.
I risultati del rilevamento mostrano che
il 60,7% degli studenti raggiunge il proprio Istituto con pullman extraurbani
(Cotral), il 32,7 % con mezzo proprio (auto/ciclomotore) e i restanti parte con
treni parte con navette e similari.
La Cotral (compagnia trasporti Lazio) ha
dichiarato di aver aumentato il numero delle corse per evitare assembramenti
sui mezzi, tuttavia da un’analisi più attenta si può verificare che per lo più
si tratta di una mera ridistribuzione delle stesse. Purtroppo la situazione di
settembre, alla ripartenza delle attività, rappresenta un precedente poco
confortante.
Il dato più significativo rilevato dal
questionario è che il 53,3% dei votanti ha dichiarato di aver notato un
rispetto delle regole in parte e che il 76,9% non è favorevole al rientro in
presenza.
Perchè? Semplicemente perché la salute
come l’istruzione è un diritto di tutti e in questa situazione di costante
crescita dei contagi, in cui non si riuscirebbe a mantenere un corretto
distanziamento sui mezzi e in classe, non pare opportuno contribuire seppur
indirettamente ad accrescere la curva epidemica, rischiando di mettere in
pericolo la salute di studenti, personale docente e amministrativo e famiglie e
rischiare il collasso degli ospedali e del sistema sanitario nazionale, che in
questi ultimi mesi appaiono in seria difficoltà.
Tornare a scuola con orari scaglionati
come stabilito è insensato, infatti il 71,7% degli studenti interpellati non è
favorevole al doppio orario e l’80,1 % chiede di poter cambiare questa
modulazione della didattica.
Nel questionario gli studenti si sono
espressi a larghissima maggioranza a favore della prosecuzione delle lezioni in
DAD (sono quasi il 90%), almeno fino a che i contagi non calino e la curva
epidemiologica scenda.
Gli studenti chiedono pertanto alle
autorità preposte di rivalutare la situazione e per una volta ascoltare la voce
dei diretti interessati, non solo nella provincia di Viterbo ma in tutta
Italia, per cercare di tornare il prima possibile alla normalità.
I Rappresentanti d’istituto della
provincia di Viterbo.