Occupare una scuola è un’azione illegale ?


Occupare una scuola consiste nel blocco coattivo dell’istituto, con lo sgombero del Preside, di tutti gli insegnanti e del personale ATA. Se la scuola viene occupata, in genere dopo aver ottenuto la maggioranza dei voti degli studenti, l’azione diventa effettiva solo se un numero significativo di studenti non abbandonano mai l’edificio, anche durante le ore notturne. Rimane del tutto evidente che l’occupazione è un’azione illegale, che viola diverse disposizioni di legge. Nello specifico:

·        l’articolo 633 del Codice Penale che disciplina l’invasione di terreni ed edifici;

·        l’articolo 340 del Codice Penale sull’interruzione di un ufficio, di un pubblico servizio o di un servizio di pubblica necessità;

·        l’articolo 33 della Costituzione che riguardo il diritto alla pubblica istruzione.

Questi motivi legittimano il Preside a chiamare le Forze dell’ordine per far riprendere il regolare svolgimento delle lezioni; gli studenti occupanti rischiano di essere segnalati o denunciati presso alle autorità di pubblica sicurezza.

La Procura di Roma ha chiesto di archiviare molte inchieste su scuole occupate dagli studenti in città perché i ragazzi "devono essere considerati soggetti attivi della comunità scolastica e partecipi alla sua gestione". Per i pm insomma le occupazioni studentesche, che si sono moltiplicate in questi mesi di Dad, non costituirebbero interruzione di pubblico servizio: una presa di posizione che contrasta con diverse sentenze della Cassazione.  Insomma, come riporta  il TGCOM24, se gli studenti prendono possesso delle aule e autogestiscono gli spazi scolastici, secondo la Procura della Capitale, stanno semplicemente esercitando un diritto, quello di "riunione e manifestazione" garantito dalla Costituzione. Così spiega il "Messaggero" la richiesta presentata dai pm al gip di archiviare le molte inchieste sulle occupazioni degli edifici.