Perché in Calabria le scuole elementari e medie torneranno in classe


Secondo i giudici amministrativi del Tar della Calabria, c'è un rilevante pregiudizio a carico del diritto all’istruzione ricadente sui minori compresi nelle fasce di età riconducibili all’istruzione elementare e media, non compensabile col ricorso alla didattica a distanza. Per questo il Tar dellaCalabria, accogliendo parzialmente il ricorso depositato dall'avvocato in rappresentanza di circa 160 famiglie, ha sospeso l'efficacia dell'ordinanza regionale. La decisione si fonda anche su un principio giuridico già ribadito nelle precedenti sentenze con cui il Tribunale Amministrativo aveva già censurato sul punto sia lo stesso Spirlì che alcuni sindaci: la prevalenza nella gerarchia delle fonti del diritto delle norme nazionali rispetto a quelle regionali. In altre parole, se il Consiglio dei Ministri ha valutato la frequenza delle scuole elementari e della prima media compatibile con il più grave scenario della diffusione della pandemia, quello relativo alla zona rossa, e la frequenza anche della seconda e terza media compatibile con lo scenario della zona arancione, non vi sono ragioni per introdurre in Calabria, limitazioni più restrittive.