Scuola: Pensare al programma mentre fuori c'è una pandemia è come pensare a lucidare le maniglie mentre la nave va giù


di Enrico Galiano

"Credo dovremmo smetterla. Per un po', non tanto: giusto per un po'. Li guardavo, l'altro giorno. Zitti, composti, bravi come non mai. In seconda media c'è qualcosa di strano se stanno zitti e composti tutto il giorno. A dire il vero, in seconda media ti devi allarmare, ma sul serio, se non ne combinano una ogni cinque minuti. Poi ho capito, o meglio me ne sono reso conto solo adesso: non sono diventati bravi: sono diventati tristi. Credo dovremmo smetterla. Per un po', non tanto: giusto per un po'. Smetterla di fare come se nulla fosse. Dritti come treni, noi. Il programma il programma il programma (qualsiasi cosa voglia dire). Le verifiche le verifiche le verifiche. Eh ma sul registro ho pochi voti! Devo ancora finire il programma dell'anno scorso! Non so. C'è qualcosa di sbagliato, in tutto questo. O no? Pensare al programma mentre fuori c'è una pandemia, con le sirene dell'ambulanza che ti passano sotto mentre spieghi il passato remoto, è come pensare a lucidare le maniglie mentre la nave va giù. Cosa si fa, quando fuori c'è tempesta? Ci si porta in salvo. Si resta uniti. Ci si raccontano storie. Si cerca di ridere, ridere il più possibile, è questo che fai se fuori c'è tempesta e la nave oscilla forte. Ti tieni stretto a tutto ciò che ti tiene vivo. Loro come noi sono stanchi di tutto questo, ma loro in più di noi hanno una domanda, che se ti sporgi abbastanza riesci quasi a sentire: ma perché andate dritti come se nulla fosse? Perché non ci chiedete come la vediamo? Come stiamo? Cosa pensiamo? Perché non fermate tutto per un attimo, e trasformate questo tempo in un tempo diverso? Perché non trasformate quest'anno in uno spazio in cui tenerci semplicemente uniti, via i voti, via il registro, salvare il salvabile, leggere libri, parlarne insieme, solo per il gusto di farlo mentre questa stro**a di tempesta sbatte fuori forte? È anche così che ci si salva.  Ricordandoci che siamo tutti sulla stessa barca. Che abbiamo tutti la stessa fame di vedere terra". Questo è il contenuto di un post pubblicato nella propria pagina Facebook dallo scrittore Enrico Galiano.

Enrico Galiano

Enrico Galiano è nato a Pordenone nel 1977. Insegnante in una scuola di periferia, ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i venti milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per il mondo con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore.