Conferire una indennità di rischio covid ai docenti


L’emergenza Coronavirus ha posto la scuola al centro degli interessi del Paese: i docenti, che nel corso del lockdown hanno mostrato un forte attaccamento agli alunni e alla professione, sono tornati a ricevere da parte dell’opinione pubblica quella autorevolezza dei tempi passati. Lo Stato, tuttavia, continua a riconoscere loro stipendi divorati dall’inflazione, sotto di 9 mila euro rispetto alle media europea e legati ad un contratto scaduto ormai da due anni. 

Secondo il sindacato ANIEF, Conferire una indennità di rischio a docenti e tutto il personale della scuola non è utopia. Anche perché per una volta il problema di soldi non sussisterebbe. “Le risorse economiche ci sono, vista la quantità di miliardi che arriveranno presto dall’Europa – scrive oggi Orizzonte Scuola -. Si tratta di indennità che comunemente vengono riconosciute a certe tipologie di personale per il quale sussiste quella che viene definita come una presunzione rilevante di rischio. Spetta in sostanza per quelle prestazioni di lavoro che comportino continua e diretta esposizione a rischi pregiudizievoli per la salute e l’integrità personale del lavoratore, ciò indipendentemente dalla quella che potrebbe essere la categoria o il profilo professionale di appartenenza”.