Barbero: la classe dirigente non capisce più a che cosa servano la cultura, l’insegnamento e lo spirito critico

 


Gli insegnanti oggi sono una vera e propria categoria “sotto attacco”. 

Secondo Alessandro Barbero, storico, accademico e scrittore italiano, le cause sono: a livello immediato, la svolta a destra della politica italiana.

Questo ha comportato l’antipatia evidente di molti governi nei confronti di un mondo, quello degli insegnanti, tradizionalmente considerato di sinistra.
Ma più in profondità, e in modo più insidioso, la svolta a destra dell’intero mondo occidentale, l’ideologia unica del profitto, l’esaltazione dell’imprenditoria come sale della terra.

Ne risulta una classe dirigente che non capisce letteralmente più a che cosa servano la cultura, l’insegnamento, lo spirito critico. Quando lo capisce, li considera dei pericoli da neutralizzare.

La recente introduzione dell’alternanza scuola-lavoro è un passo importante nella distruzione del diritto allo studio per cui generazioni hanno combattuto: passare l’intera infanzia e adolescenza a scuola, senza essere obbligati a lavorare, non è più un diritto né un ideale, ma viene presentato come un lusso o una perdita di tempo, che allontana dal cosiddetto mondo reale.

La scuola non deve produrre teste pensanti, ma esecutori, tecnici: è solo in questi termini che la classe dirigente riesce a concepirla.