Il Politecnico Verona Trento – Majorana alle soglie dell' industria 5.0 grazie alla visione di scuola della Preside Simonetta Di Prima

 


La Città di Messina si può vantare di avere nella scuola ( che in molti amano chiamare Politecnico ) Verona Trento – Majorana un polo di eccellenza culturale che esalta i contenuti tecnologici dell’informatica applicata alla robotica e dell’automazione in tutti i suoi aspetti tecnologici. Oggi viviamo  nel pieno dell’era denominata “ industria 4.0 “, ovvero un processo che scaturisce dalla quarta rivoluzione industriale e che sta portando a una produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa.  Nuove tecnologie digitali  con un forte impatto nell’ambito di quattro direttrici di sviluppo: la prima riguarda l’utilizzo dei dati, la potenza di calcolo e la connettività, e si declina in big data, open data, Internet of Things, machine-to-machine e cloud computing per la centralizzazione delle informazioni e la loro conservazione. La seconda è quella degli analytics: una volta raccolti i dati, bisogna ricavarne valore. Oggi solo l’1% dei dati raccolti viene utilizzato dalle imprese, che potrebbero invece ottenere vantaggi a partire dal “machine learning”, dalle macchine cioè che perfezionano la loro resa “imparando” dai dati via via raccolti e analizzati.  La terza direttrice di sviluppo è l’interazione tra uomo e macchina, che coinvolge le interfacce “touch”, sempre più diffuse, e la realtà aumentata.
Infine, la quarta direttrice, quella che si occupa del passaggio dal digitale al “reale” e che comprende la manifattura additiva, la stampa 3D, la robotica, le comunicazioni, le interazioni machine-to-machine e le nuove tecnologie per immagazzinare e utilizzare l’energia in modo mirato, razionalizzando i costi e ottimizzando le prestazioni. Ma la visione di scuola della preside Simonetta Di Prima, sapiente organizzatrice di competenze tecnologiche e di lavori in team che coinvolgono più dipartimenti disciplinari, porta il suo Politecnico ad andare oltre e spingerlo alle soglie della “ industria 5.0 “, un mondo dove si compie il passo successivo che consiste nello sfruttare la collaborazione tra macchine sempre più potenti e precise e il potenziale creativo dell'essere umano. Il tasso di accelerazione tecnologica è sempre più veloce e dimostra che l'emergere di nuovi paradigmi non conosce soste. Robot, software e macchine si occuperanno delle parti ripetitive del lavoro mentre gli operatori umani si concentreranno sull'utilizzo della propria creatività e capacità di risoluzione dei problemi. Per quanto scritto, si può affermare senza alcuna possibilità di smentita che a Messina esiste un Politecnico senza eguali diretto da una donna, la cui visione di scuola, prevede il futuro tecnologico dove le nuove generazioni dovranno dare prova delle loro abilità, delle loro competenze e conoscenze. Che dire, ci troviamo al cospetto di una comunità scolastica già con un piede ( per non dire tutte e due ) nel futuro.