Bianchi: superare il sistema Taylor-fordista applicato al mondo della scuola


Il Ministro della Pubblica Istruzione prof. Patrizio Bianchi nel suo testo  dal titolo "Nello specchio della scuola " del 2020, afferma che uno degli obiettivi imprescindibili per il futuro della società italiana è il superamento del sistema frammentato Taylor-fordista applicato al mondo della scuola, in particolare secondaria; un sistema che vive dell’isolamento delle discipline, della mancanza dell’interdisciplinarietà e che ha mostrato molti limiti, e non sono sul piano dell’applicazione al mondo industriale, ma soprattutto per la limitatezza della sua prospettiva di sviluppo antropologico e sociale.

Taylorismo e fordismo

Taylorismo e fordismo sono due complessi fenomeni economici, sociali e organizzativi che fanno capo a due illustri personaggi degli inizi del Novecento: l’ingegnere Frederick Taylor (1856 – 1915) e l’industriale automobilistico Henry Ford (1863 – 1947).

L’ingegnere Taylor è infatti stato il primo a teorizzare un’organizzazione scientifica del lavoro: egli aveva capito, in seguito alla sua esperienza come responsabile della produzione in aziende che trattavano principalmente materiale meccanico, che era molto importante in un’industria attuare un sistema di produzione mirante al massimo ma con il minimo della fatica e del tempo. Taylor intendeva infatti annullare tutti gli sprechi di tempo – i cosiddetti tempi morti – e tutti gli sprechi di energia, limitando i movimenti degli operai al minimo indispensabile. Per ottenere ciò egli attuò la catena di montaggio, un sistema produttivo diviso in tante piccole unità semplici e ripetibili che non consentivano alcuno spreco di energia né di tempo. Gli operai della catena di montaggio cioè dovevano svolgere solo determinati movimenti sempre uguali per tutta la durata della giornata lavorativa. Chi aveva la capacità di essere straordinariamente veloce era anche incentivato economicamente con un premio di produzione. Dal punto di vista industriale, l’industriale che meglio di altri comprese le straordinarie potenzialità del metodo tayloristico, e quindi della cantena di montaggio, fu Henry Ford proprietario dell’omonima industria di automobili. Egli non solo applicò il metodo messo a punto da Taylor ma incentivò i suoi operai con dei salari alti, in modo da consentire alle classi sociali operaie un benessere mai conosciuto. In questo modo anche gli operai, oltre che essere i produttori di un bene, ne divennero anche i consumatori: molti dei modelli della prima auto Ford chiamata "modello T" furono proprio acquistati dagli operai che la costruivano.