La continua guerra di posizione tra insegnanti “buoni” e insegnanti “cattivi”


«Collega, come è possibile che tutti gli studenti abbiano insufficienze solo con te? Forse pretendi troppo». «Io invece non capisco come possano avere tutti otto e nove con te. Forse pretendi troppo poco?». «Il punto è che io i ragazzi li ascolto, cerco di farli partecipare attivamente e loro mi seguono. Tu sei sicuro di curare le relazioni con loro?». «Questa storia delle relazioni comincia a diventare noiosa. E spesso la sostiene chi poi non si preoccupa altrettanto della preparazione». «Oggi molti ragazzi hanno disagi personali, familiari e sociali. Dobbiamo tenerne conto se vogliamo essere veri educatori». «Il buonismo ha già fatto troppi danni. Sembra che oggi tutti gli studenti abbiano dei problemi. Bisogna dare regole ed essere rigidi. Solo così si aiutano i ragazzi ad essere all’altezza delle situazioni che incontreranno nella vita e nel lavoro». Tra insegnanti “buoni” e insegnanti “cattivi” è una continua guerra di posizione ". Questo l'inizio di un articolo pubblicato nel 2016 su Repubblica.