Nella scuola italiana ancora qualche sussulto di affettuosità: niente rinnovo del contratto e più ore di aggiornamento


“La scuola del futuro dovrà essere ‘affettuosa’, perché dobbiamo ricostruirla partendo dal segno più grave lasciato dalla pandemia, cioè l’isolamento”. Queste le ormai famose parole del ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi. Infatti, il governo Draghi si stava impegnando per attivare provvedimenti normativi utili a ridurre “la dispersione scolastica”, migliorare “ la formazione degli insegnanti ” ( con la creazione del docente esperto ) e dare spazio alle riforme, a partire da quelle “sulla scuola tecnica e professionale e dell’orientamento“. Quindi, a partire dal prossimo anno scolatico, per gli insegnanti italiani tutta questa architettura normativa si tradurrà in più ore di aggiornamento e nessuno sblocco del rinnovo contrattuale.