L'equilibrio dell'insegnante: Dialogo, condivisione delle regole, severità quando serve ma non totale intransigenza

 


L'articolo dal titolo " Spesso un docente severo ha più a cuore il bene dello studente di un insegnante tollerante " ha fatto discutere sia insegnanti che genitori con la pubblicazione di tantissimi commenti. Tra questi abbiamo scelto quello che segue: " Dialogo, condivisione delle regole, severità quando serve ma non totale intransigenza, i ragazzi non sono tutti uguali, a volte con un individuo serve una cosa e con un altro ne serve un'altra, qual è l'obiettivo dell'insegnamento? Di certo non giudicare con voti sterili e basta solo la preparazione degli studenti, serve anche insegnare l'impegno, serve dare il buon esempio, serve ascolto, serve amore per le persone in primis, insegnando sempre la responsabilità e il rispetto delle regole, a volte basta parlare con gli studenti a volte bisogna ricorrere alle sanzioni o ricordargli che ci saranno se non rispettano le regole, a volte purtroppo non servono nemmeno i richiami, specie quando non si è sostenuti dalle famiglie a casa, specie quando a casa non c'è nessuno ad occuparsi dei ragazzi, alcuni non sono affatto seguiti e alcuni sono troppo seguiti e poco autonomi, questo lavoro è una questione di equilibrio, dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, attuare una strategia e poi essere anche disposti a cambiarla, e soprattutto non perdere mai l'ottimismo e la fiducia nel prossimo ed in particolar modo nei giovani ".