Nella serata di ieri ( 6 dicembre 2023 ) è stato approvato un ordine del giorno della Lega, che ha contribuito ad agitare le acque, alimentando il botta e risposta tra maggioranza e opposizioni. Il provvedimento come riporta l'Agenzia di stampa nazionale Dire, firmato da Andrea Giaccone, propone di introdurre una quota variabile di stipendio pubblico, in particolare per quello degli insegnanti, che va calcolata in base al “luogo di attività”. In pratica, la proposta è quella di differenziare le retribuzioni in base al costo della vita e al potere d’acquisto della regione in cui si lavora. Così facendo si creerebbe un divario tra stipendi di Nord e Sud. In particolare, nell’Odg è scritto: “Ritenuto che il tema del costo della vita e delle retribuzioni adeguate è principalmente sentito nel settore del pubblico impiego (…) sarebbe auspicabile per alcuni settori, come ad esempio nel mondo della scuola, un’evoluzione della contrattazione che da una retribuzione uguale per tutti passi a garantire un pari potere d’acquisto per tutti, ipotizzando una base economica e giuridica uguale per tutti, cui aggiungere una quota variabile di reddito temporaneo correlato al luogo di attività”.