Ermal Meta: il futuro è una promessa che dev’essere mantenuta per tutti


Il discorso di Ermal Meta al concertone del primo maggio è un inno all’inclusione che recita così:  " La parola istruzione è fortemente legata ad un’altra parola: uguaglianza, che significa avere tutti gli stessi diritti e le stesse opportunità. A volte, però, pur nell’uguaglianza siamo diversi e qualcuno può partire svantaggiato nel proprio cammino. Ed è così che ci rendiamo conto che la parola uguaglianza, da sola, non è sufficiente. È a questo punto che ci viene in soccorso un’altra bellissima parola: equità. Mentre l’uguaglianza ci mette tutti sullo stesso piano, l’equità si muove dalla diversità di ciascuno, per offrirgli ciò di cui ha bisogno per realizzare sé stesso, perché tutti devono poter guardare l’orizzonte del proprio futuro in egual modo. Equità è un bambino che non è costretto a studiare in un’altra classe a causa della sua disabilità. Equità è valutare il rendimento dei ragazzi in base al loro impegno, ognuno secondo le proprie possibilità. Equità è garantire a tutti, ma proprio a tutti, non gli stessi strumenti, ma gli strumenti di cui ciascuno ha bisogno. In fin dei conti, non si può valutare un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi su un albero. L’equità nell’istruzione è essenziale per garantire un futuro in cui ogni individuo possa realizzare se stesso. Dobbiamo eliminare i pregiudizi e le barriere che limitano l’inclusione, affinché nessuno venga lasciato indietro. Perché il futuro è una promessa che dev’essere mantenuta per tutti».