Un grande «Come va la vita?» disegnato sul muro. La diceva spesso questa frase ai suoi alunni il professor Basilio Ioppolo, docente di lettere al Liceo Beccaria. Perché alla vita - non solo a quella scolastica - dei suoi ragazzi era profondamente e sinceramente interessato. Rigoroso nell’insegnamento e uomo di grande umanità, innamorato dei libri, a cui aveva dedicato una pagina Instagram, in cui si definiva «Il prof bibliomane». Il professore, 39 anni, di origini siciliane ma da molti anni a Milano per insegnare, è scomparso quest’estate, a seguito di una malattia. Da sabato scorso, al liceo c’è un’aula che lo ricorda. Si intitola «Locus Amoenus» (Luogo felice). È riservata agli studenti, per studiare, leggere o semplicemente rilassarsi. È stata realizzata dalla scuola con fondi propri (derivanti dalla vittoria a un concorso dell’Anpi), ma soprattutto con il contributo anche economico degli studenti del corso A, dove insegnava il professore e di tanti suoi colleghi. Sabato, all’inaugurazione, alla presenza della famiglia di Basilio Ioppolo, i ragazzi lo hanno ricordato con tante testimonianze. «E’ stato un momento commovente, a tratti doloroso, ma prezioso» racconta la preside Laura Gamba. Ed eccoli i racconti dei ragazzi, riportati in alcune lettere indirizzate proprio a lui: «Sembra ieri che ci ha accompagnato a Pavia. Sembra ieri che era con noi a vedere i sorteggi di Champions. Sembra ieri che applaudiva Antonio per aver finalmente imparato la coniugazione del verbo οἶδα («sapere» in greco) Sembra ieri che eravamo a Napoli a ridere, scherzare e giocare a carte. Sa, ci manca. Ci manca trovarla in classe con il suo planning aperto e il suo “come va la vita?”. Ci sono giorni, quelli più pesanti, quelli in cui sembra che la porta della classe sia come una porta verso un vuoto… in cui la cerchiamo nei corridoi, in cui ci sembra di vederla, in cui sentiamo il suo sguardo, perché, come tutti i giorni, lei è lì con noi.
Tratto dal Corriere della Sera