I trasferimenti dei dirigenti scolastici nel 2025/2026 saranno stabiliti dal CCNL AREA, che decreta:
- conferma degli incarichi ricoperti;
- assegnazione di altro incarico per ristrutturazione e riorganizzazione dell’ufficio dirigenziale;
- conferimento di nuova assegnazione ai dirigenti scolastici che rientrano, ai sensi delle disposizioni vigenti, nel collocamento fuori ruolo ove essi abbiano presentato apposita domanda all’ufficio competente;
- mutamento d’incarico in pendenza di contratto individuale;
- casi eccezionali.
Inoltre, il conferimento deve esplicitare:
- natura ed oggetto dell’incarico;
- programmi da realizzare ed obiettivi da conseguire;
- tempi d’attuazione;
- risorse umane, finanziarie e strumentali a disposizione;
- durata dell’incarico;
- trattamento economico complessivo.
Per decidere al meglio i piani di mobilità destinati a ciascun soggetto con funzione dirigenziale è inoltre necessario tenere conto di:
- attitudini e capacità professionali del singolo;
- risultati conseguiti in precedenza;
- specifiche competenze organizzativo;
- livello di esperienza maturato.
Infine, è necessario rendere note per tempo tutte le sedi disponibili al fine di evitare manovre poco chiare e trasparenti o totalmente difformi dalle previsioni contrattuali e legali. In quest’ottica, si devono anche pubblicare sul sito istituzionale avvisi che specifichino il numero e la tipologia di posti di disponibili e criteri di scelta.
Trasferimenti dei dirigenti scolastici: le tre fasi
Nell’assegnazione di incarichi in caso di trasferimenti dei dirigenti scolastici è necessario attenersi al seguente ordine di priorità sviluppato in tre fasi:
- Prima: Mutamento d’incarico di scuole dimensionate.
Prima dovranno essere assegnate le sedi ai dirigenti scolastici rimasti privi di sede a causa dei dimensionamenti per accorpamento o fusione. In questo la scelta deve avvenire in base a criteri quali anni di continuità presso la sede, esperienza maturata e numero di alunni che confluisce nella nuova scuola; - Seconda: Mutamento d’incarico di scuole sottodimensionate.
Subito dopo si procede con i DS di scuole costituite con un numero di alunni inferiore a 600 unità alle quali non possono essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato, ma solo in reggenza. - Terza: Mutamento d’incarico di scuole sottodimensionate in situazioni eccezionali di esubero.
In questo caso, i criteri di assegnazione sono la preferenza espressa dal dirigente scolastico stesso, la residenza dello stesso e la vicinanza tra le due sedi.
Inoltre, per quanto riguarda la mobilità interregionale, il dirigente scolastico alla scadenza del suo incarico dopo averne fatto richiesta all’ufficio competente entro il mese di maggio di ciascun anno deve aspettare una risposta entro il successivo 15 luglio. Il limite dei posti concessi è pari al limite del 30% complessivo dei posti vacanti annualmente.
Ulteriori specifiche
Ai sensi delle attuali disposizioni contrattuali sui trasferimenti dei dirigenti scolastici, il conferimento degli incarichi segue l’ordine di priorità:
conferma dell’incarico ricoperto;
- assegnazione di altro incarico per ristrutturazione e riorganizzazione dell’ufficio dirigenziale;
- assegnazione degli incarichi ai DS rientrano dal collocamento fuori ruolo, comando o utilizzazione, ivi compresi gli incarichi sindacali e quelli all’estero;
- conferimento di nuovo incarico alla scadenza del contratto;
- mutamento d’incarico in pendenza di contratto individuale;
- mobilità interregionale;
- casi eccezionali.
Nell’attribuzione delle reggenze, inoltre, è obbligatorio riconoscere sia l’anzianità di servizio sia l’anzianità anagrafica. Inoltre, ogni mese deve essere corrisposto puntualmente al dirigente scolastico il compenso previsto per il suo servizio, comprensivo del rimborso delle spese sostenute per raggiungere la sede di reggenza.
Inoltre, deve ancora essere risolto il problema delle sedi che restano vacanti per anni, e quindi affidate ad incaricati che sono costretti ad accettarle perché non sono richieste da nessuno.
Sono infine state stabilite anche delle nuove normative 2025/26 per quanto riguarda la valutazione dei dirigenti scolastici. Le recenti disposizioni legislative, emanate in via definitiva dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara il 22 febbraio 2025, segnano infatti alcuni netti cambiamenti.
Decreto sulla valutazione 2025
La valutazione dei dirigenti scolastici dal 2025 deve tenere conto della specificità delle funzioni sulla base degli strumenti e dei dati a disposizione del sistema informativo del Ministero. Il procedimento si articola in tre fasi:
- assegnazione degli obiettivi a livello regionale;
- valutazione a cura dei direttori degli Uffici Scolastici;
- esiti della valutazione collegati alla retribuzione di risultato.
La proposta, seppur approvata solo il 22 febbraio 2025, ha visto la luce il 20 novembre 2024. Per questo motivo è già stata applicata in via sperimentale nell’anno scolastico 2024/2025.
Il sistema si concentra su quattro ambiti chiave:
- gestione e organizzazione;
- sviluppo delle risorse umane;
- analisi e miglioramento della realtà scolastica;
- relazioni con la comunità e le istituzioni.
I principali cambiamenti previsti sono:
- modalità di assegnamento della retribuzione di risultato ai dirigenti scolastici esclusivamente in base agli esiti della valutazione;
- legame diretto tra la valutazione della performance dirigenziale e retribuzione di risultato;
- obiettivi strategici misurabili e criteri di merito individuale al centro dell’attenzione.