Con l’avvicinarsi del 30 giugno, data di scadenza naturale di molti contratti a tempo determinato del personale ATA, si presenta la possibilità di una proroga fino al 31 agosto 2025. Tuttavia, questa proroga, da un punto di vista contabile e amministrativo, non è una semplice estensione del contratto originario, ma costituisce un nuovo contratto a tutti gli effetti. Questo significa che l’iter da seguire per rendere operativo il nuovo contratto è lo stesso di quello iniziale: inserimento nel sistema SIDI, validazione e attivazione da parte di NoiPA. Sebbene i contratti a tempo determinato non siano più soggetti al controllo preventivo della Ragioneria Territoriale dello Stato, e questo dovrebbe teoricamente snellire la procedura, i tempi restano stretti e non sempre compatibili con le scadenze previste per l’emissione degli stipendi.
Con l’avvicinarsi del 30 giugno, data di scadenza naturale di molti contratti a tempo determinato del personale ATA, si presenta la possibilità di una proroga fino al 31 agosto 2025. Tuttavia, questa proroga, da un punto di vista contabile e amministrativo, non è una semplice estensione del contratto originario, ma costituisce un nuovo contratto a tutti gli effetti. Questo significa che l’iter da seguire per rendere operativo il nuovo contratto è lo stesso di quello iniziale: inserimento nel sistema SIDI, validazione e attivazione da parte di NoiPA. Sebbene i contratti a tempo determinato non siano più soggetti al controllo preventivo della Ragioneria Territoriale dello Stato, e questo dovrebbe teoricamente snellire la procedura, i tempi restano stretti e non sempre compatibili con le scadenze previste per l’emissione degli stipendi.