Stipendi esageratamente bassi: Gli insegnanti italiani rinunciano al posto per motivi economici rompendo la continuità didattica
Il quadro degli stipendi degli insegnanti italiani è scoraggiante se lo si confronta con quello del resto dei Paesi Europei. per fare degli esempi, gli stipendi più alti si trovano in Germania con circa 4.280 euro lordi al mese, poi in Francia con circa 2.500 euro lordi mensili. Questo divario ha portato negli anni una fuga dalla professione e una crisi strutturale dell’assunzione, con più di 250.000 posti vacanti coperti ogni anno da supplenze brevi o annuali, secondo le ultime analisi del MIUR nel 2024. Non è raro infatti che i potenziali insegnanti, nonostante una buona formazione, meriti e titoli, rinuncino al posto per motivi economici, rompendo la continuità didattica che vorremmo trovare a scuola da settembre a giugno. Infatti, di fronte alle spese che nella quotidianità affrontiamo tutti (spesa, trasporti, assicurazione…), a questa professione si aggiunge il problema di ‘essere fuori sede’. Quando a un professore viene assegnata una cattedra, questa potrebbe trovarsi lontano da casa sua, quindi si deve prendere a carico il trasferimento e un contratto di affitto, settore quello immobiliare che, come sappiamo, tracolla sotto il peso degli aumenti a metro quadro.