La bozza della Legge di Bilancio 2025 introduce un’importante novità per i dipendenti pubblici: la riduzione dei tempi di attesa per il pagamento del TFS (Trattamento di Fine Servizio). Si tratta di una misura attesa da anni, volta a risolvere uno dei nodi più critici per chi lascia il lavoro nel settore pubblico.
Attualmente, i tempi di liquidazione del TFS possono superare anche i 24 mesi dalla cessazione del servizio, con notevoli disagi per i pensionati e un aumento dei contenziosi legali nei confronti dello Stato. Con la nuova norma, il Governo punta ad accelerare le procedure di pagamento, garantendo tempi più certi e riducendo il numero di cause pendenti.
Secondo quanto trapelato, il provvedimento prevede un rafforzamento delle risorse dedicate e una semplificazione delle procedure amministrative, così da consentire all’INPS e agli enti pubblici di corrispondere più rapidamente le somme dovute.
L’obiettivo dichiarato è quello di rendere più efficiente e trasparente il sistema, assicurando ai dipendenti pubblici il diritto a ricevere quanto maturato senza lunghe attese dopo il pensionamento.
La misura, se confermata nel testo definitivo della Manovra, rappresenterebbe un passo concreto verso una maggiore tutela dei lavoratori pubblici, ponendo fine a un problema annoso che da tempo suscita malcontento e proteste tra i pensionati della pubblica amministrazione.