Dal primo pomeriggio di venerdì 17 ottobre 2025, il portale NoiPA ha reso finalmente visibili i cedolini stipendiali di ottobre per il personale della Pubblica Amministrazione. Dopo settimane di attesa e diverse emissioni speciali, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha pubblicato i documenti ufficiali, che sono ora consultabili nell’area riservata del portale.
Il mese di ottobre si conferma particolarmente intenso per NoiPA, con più tornate di emissioni stipendiali destinate alle varie categorie di lavoratori pubblici.
Le principali emissioni di ottobre 2025
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Emissione ordinaria: riguarda il personale a tempo indeterminato appartenente a ministeri, scuole, forze dell’ordine e altre amministrazioni.
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Emissioni speciali: dedicate ai supplenti brevi e al personale con contratti a tempo determinato, spesso in attesa di regolarizzazione delle posizioni o di pagamenti arretrati.
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Emissioni urgenti: finalizzate al pagamento di arretrati o somme sbloccate dalle Ragionerie Territoriali dello Stato, in risposta a pratiche individuali o ritardi amministrativi.
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Emissione modello 730: destinata ai lavoratori che devono ricevere gli ultimi rimborsi fiscali della campagna 2025, in particolare per conguagli relativi all’imposta sul reddito.
Cedolino e consultazione
I lavoratori possono accedere ai propri cedolini direttamente dal portale NoiPA utilizzando le consuete credenziali (SPID, CIE o CNS). All’interno della sezione “Documenti Personali – Cedolino” è possibile visualizzare e scaricare la busta paga in formato PDF.
Come di consueto, l’accredito dello stipendio avverrà attorno al 23 ottobre 2025, salvo eventuali anticipi o ritardi per specifiche categorie di personale o per gli importi derivanti da emissioni straordinarie.
Un mese cruciale per i lavoratori pubblici
L’ampio numero di emissioni testimonia l’intensa attività del sistema NoiPA, impegnato a smaltire pratiche arretrate e a garantire la regolarità dei pagamenti. Tuttavia, molti lavoratori – in particolare i supplenti e il personale a tempo determinato – continuano a segnalare ritardi e disomogeneità nella gestione delle retribuzioni, una criticità ormai ricorrente che necessita di un intervento strutturale per garantire puntualità e trasparenza.