Domani, 9 ottobre, è in programma all’Aran un nuovo incontro tra Amministrazione e sindacati per il rinnovo del Contratto Scuola 2022-2024, a distanza di due settimane dal tavolo del 24 settembre. Si tratta di un appuntamento che potrebbe rivelarsi decisivo per la chiusura della parte economica dell’accordo, atteso da oltre un anno da docenti e personale ATA.
Secondo le prime indiscrezioni, l’Aran tornerà a proporre la firma dell’intesa economica, con un incremento medio di circa 160 euro lordi al mese per il personale della scuola. Tuttavia, tradotto in termini di retribuzione netta effettiva, l’aumento reale si fermerebbe a meno di 56 euro mensili.
Come si arriva a 56 euro
L’incremento complessivo proposto dall’Aran comprende le risorse già stanziate dal Governo Meloni nella scorsa Legge di Bilancio e quelle relative alla copertura dell’indennità di vacanza contrattuale (IVC), che da oltre un anno viene già erogata nelle buste paga del personale scolastico.
In pratica, una parte consistente dei 160 euro è già stata anticipata nel corso del 2023 sotto forma di IVC e anticipo contrattuale, misure temporanee introdotte per compensare il ritardo nel rinnovo del contratto nazionale.
Quando il nuovo contratto entrerà ufficialmente a regime, la quota effettivamente aggiuntiva rispetto agli importi già percepiti sarà quindi di circa 56 euro netti medi al mese.