Contratto scuola 2022/24: per gli arretrati si rischia lo slittamento a febbraio 2026 ( vedi tabella importi netti )

 


Il 5 novembre 2025 è stata firmata l’ipotesi di rinnovo del contratto scuola 2022/24, che interessa tutto il personale del comparto istruzione: docenti, ATA e DSGA. Si tratta di un passo importante verso la chiusura definitiva del contratto, ma i tempi per l’accredito degli arretrati stipendiali potrebbero essere più lunghi del previsto.

L’iter dopo la firma

Dopo la firma dell’ipotesi, il testo deve ora affrontare il consueto iter burocratico: il via libera della Corte dei Conti è infatti il passaggio necessario per rendere esecutivo il rinnovo. Solo una volta ottenuta la registrazione, la palla passerà a NoiPA, che dovrà procedere con l’aggiornamento degli stipendi e l’allineamento delle buste paga.

Secondo le tempistiche tecniche, NoiPA dispone di 30 giorni dalla registrazione per completare gli adeguamenti informatici e predisporre i pagamenti degli arretrati, che copriranno l’intero triennio contrattuale 2022-2024.

Quando arriveranno gli arretrati

Se la Corte dei Conti dovesse concludere la propria verifica entro i primi giorni di dicembre, gli arretrati del personale scolastico potrebbero essere accreditati con un’emissione speciale già nel mese di dicembre 2025. In questo scenario, i lavoratori riceverebbero le somme dovute prima della fine dell’anno, con una busta paga aggiuntiva dedicata.

Tuttavia, non si può escludere un ritardo nella registrazione. Qualora l’iter dovesse protrarsi oltre metà dicembre, diventerebbe impossibile inserire i pagamenti entro la finestra utile di fine anno, poiché lo stipendio di gennaio 2026 viene elaborato da NoiPA già il 30 dicembre 2025.

Il rischio di slittamento a febbraio 2026

In caso di rinvio, lo scenario più realistico è che gli arretrati vengano liquidati solo a febbraio 2026, mese in cui è prevista la prima emissione utile dopo quella di gennaio. Una prospettiva che, se confermata, farebbe slittare di circa due mesi il pagamento atteso da oltre un milione di lavoratori della scuola.

In attesa della firma definitiva

L’ipotesi di rinnovo dovrà essere ratificata in via definitiva dopo la verifica della Corte dei Conti e la firma definitiva all’ARAN, passaggi che daranno piena validità al contratto. Solo allora potranno essere erogati i nuovi stipendi aggiornati e gli arretrati.

Nel frattempo, cresce l’attesa nel mondo della scuola: dopo mesi di trattative, la firma dell’ipotesi rappresenta un segnale positivo, ma il tangibile beneficio economico potrebbe arrivare solo nel 2026, se i tempi tecnici dovessero allungarsi ulteriormente.