Nuovo taglio di 2mila posti in vista

I sindacati hanno (quasi) sbattuto la porta dopo l’incontro di informazione sugli organici per il prossimo anno scolastico.
La notizia che la riforma Gelmini-Tremonti produrrà ulteriori tagli anche per il prossimo anno scolastico, nonostante si sia concluso il triennio di razionalizzazione, li ha presi in contropiede anche se qualcuno aveva il timore di nuovi tagli per il trascinamento delle norme di contrazione degli organici.
Tutto avrebbe dovuto concludersi con i tagli del triennio 2009-2011, ma la riforma del 2008 continuerà a produrre effetti fino alla sua messa a regime.





In proposito anche Tuttoscuola da tempo aveva rilevato che, ad esempio, nella scuola primaria la norma che prevede l’orario tipo in 27 ore settimanali avrebbe continuato a produrre effetti anche sul quarto anno di corso (nel 2012-13) e nel quinto anno (nel 2013-14). Con ulteriore riduzione di posti.
Nella scuola secondaria superiore, per effetto della più recente riforma, diminuirà gradualmente il numero di ore di lezione nelle classi che andranno a riforma e, conseguentemente, diminuirà il fabbisogno di insegnanti.
Riduzione di posti anche in questo settore, dunque, e non solo per l’anno prossimo.
Nell’incontro sindacale i funzionari del Miur hanno quantificato in circa 2 mila i posti che dovranno essere cancellati complessivamente per il prossimo anno. Quei posti dovrebbero essere tolti dall’organico di diritto (su cui si basa il bilancio del ministero approvato dal Mef). Il Miur ne ha prospettato il recupero in organico di fatto, ma i sindacati hanno detto di no, sbattendo (quasi) la porta.
L’argomento degli organici non è oggetto di contrattazione integrativa, perché è prevista soltanto l’informativa. Ma i sindacati chiedono di essere comunque ascoltati.
Da tempo, però, a Viale Trastevere il ministero dell’Economia e Finanze è molto più ascoltato dei sindacati.


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