Il “de profundis” dell’autonomia scolastica

Reggio Calabria 20 giugno 2012 di Lucio Ficara     Per sanare il diritto Costituzionale della progressione di carriera legata agli scatti di anzianità, il Miur avrebbe deciso di coprire gli scatti di anzianità maturati nel 2011, recuperando ingenti risorse dai fondi d’Istituto. Si sta celebrando , nell’indifferenza generale e senza capirne le reali conseguenze il “de profundis” dell’autonomia scolastica.
Per sanare un’ingiustizia si rimedia creandone una ancora più grossa. Ci sarebbe da esclamare : “la cura proposta è peggiore del male!” oppure “la pezza messa  è peggiore del buco procurato!”. Si vuole colpire scientemente il cuore pulsante del funzionamento dell’organizzazione scolastica, si vuole distruggere completamente la scuola pubblica. In Italia si sta procedendo nella direzione diametralmente opposta rispetto a quella della  Francia di Hollande, che invece ha messo la scuola al centro della sua agenda politica. Questo ci mortifica, ci offende  ancora di più, perché queste sono azioni proposte da un governo di “professori”.  In Italia si sta perdendo l’opportunità di fare diventare la cultura, etica sociale, educazione alla legalità , che rappresentano i baluardi basilari di quella cittadinanza attiva, di cui tutti parlano ma che nessuno effettivamente vuole. Confidiamo , anche se molto delusi, nella sensibilità del ministro Profumo, che deve evitare questa “morte annunciata” dell’autonomia scolastica e si deve impegnare a recuperare fondi per 300 milioni di euro, senza dover rinunciare alle economie fondamentali per il funzionamento vitale delle nostre scuole pubbliche. Le intenzioni dichiarate ai sindacati sono di cancellare i 4/12 del fondo d’Istituto della chiusura dell’anno 2012 e dimezzare le quote di FIS per il 2013. La gestione amministrativa e organizzativa delle scuole andrebbe in TILT, si renderebbe necessario alzare congruamente le tasse scolastiche, con l’ovvia conseguenza di una crescita esponenziale degli abbandoni scolastici. Una scelta scellerata che insieme a quella del merito, porterà la scuola su binari antitetici all’etica sociale e alla cultura della formazione del cittadino, ma la contrario porterà la scuola ad essere un circolo elitario esclusivo. Vogliamo solo sperare che quelle annunciate ai sindacati da parte dell’amministrazione del MIUR, siano dichiarazioni d’estate causate dall’afa dell’anticiclone “Scipione l’africano” proveniente dal Sahara e non un’amara e negativa realtà che ogni estate  colpisce sempre e unicamente la scuola.

Lucio Ficara