Tutti i topolini partoriti dalla 'montagna' Profumo

di Franco Labella - 5 giugno 2012
E la montagna partorì un topolino…

A dire il vero le premesse c’erano tutte e l’avevo anche scritto all’atto del suo insediamento a Viale Trastevere. Interviste, interviste , interviste. Sono passati oltre sei mesi dalla nascita del governo Monti ma del nuovo ministro si conoscono, al momento, piu’ che i provvedimenti le interviste. Almeno una al mese ai grandi quotidiani nazionali. Aprile: intervista al maggior quotidiano economico e l’idea è di introdurre l’Educazione finanziaria in ogni ordine di scuola.


Peccato che Profumo ribadisca ad ogni intervista che non si tocca una virgola di quanto fatto dalla Gelmini e che la giovane scrittrice di favole sia quella che ha eliminato lo studio dell’Economia nelle scuole superiori italiane. Insomma capre e cavoli si salvano insieme solo negli apologhi, la realtà è un’altra cosa. Maggio: intervista al Corsera e Profumo annuncia un diverso criterio di accesso ai TFA per chi ha già insegnato. Peccato solo che, dopo l’intervista, ci sia una nota del MIUR che smentisca ogni possibilità immediata e reale di introdurre criteri selettivi diversi per i precari. Giugno: intervista a Repubblica con l’annuncio che la rinascita di scuola e Università avverrà grazie al premio per il miglior studente dell’anno ed alle Olimpiadi di diverse materie. C’è, nell’annunciato provvedimento, perfino la previsione che sarà superato il divieto di conseguire due lauree in contemporanea. Mi sono chiesto quanti possono essere i plurilaureati contemporanei nel nostro Paese e, soprattutto, a cosa serva, in concreto, dare questa possibilità. Forse ad elevare i dati delle statistiche? Insomma ancora il pollo di Trilussa come ispiratore delle politiche scolastiche. Perché se,invece, ci aspettiamo che così nascano i nuovi Jobs dovremmo ricordare che Steve di lauree non ne aveva manco una. Siamo a giugno e dell’Educazione finanziaria non c’è alcuna labile traccia o ipotesi nei curricola scolastici, l’accesso ai TFA sarà solo quello ordinario e per i premi al merito bisognerà aspettare il Consiglio dei ministri di mercoledì. O di venerdì’ ? O di mercoledì l’altro? E Profumo presenterà, come sarebbe giusto per un ministro tecnico consapevole delle prerogative parlamentari, un disegno di legge su cui discutere criticamente o invece, come si è letto sui giornali e visti gli unanimi giudizi negativi, ci sarà il blitz con un decreto legge di gelminiana memoria? Insomma abbiamo necessità di un ministro prudente, consapevole e pronto ai cambiamenti attesi o,invece, siamo di fronte alla versione tecnocratica di ministri dall’effetto annuncio facile? E la cascata di concorsi? Annunciati anche quelli. Pure quelli in alcune interviste… Ora, però, nell’ultima intervista c’è un termine preciso per la pubblicazione dei bandi, settembre, ma se Dio vuole, arriverà anche settembre…. Con notevole enfasi e distribuendo interviste il ministro Profumo annuncia le svolte. Il merito risolverà i problemi di scuola ed Università in un colpo solo. I concorsi avranno cadenza regolare. I capaci e i meritevoli saranno premiati. Vabbè anche con le card che danno sconti per l’accesso ai musei. Mentre i professori pagano….. E via svoltando. Ma non è che a furia di “svoltare” si perde la retta via? Prendiamo ad esempio lo spottone sul merito. Già la settimana scorsa avevo fatto osservare che i numeri in ballo sono veramente ridicoli rispetto ai problemi di abbandoni, dispersione, basso numero di laureati e via valutando. Ma forse la logica dell’operazione è quella del beati monoculi in terra caecorum. Che poi , come ipotizza Profumo nell’intervista a Repubblica, i monoculi facciano anche da guida e da stimolo alla massa dei “ciechi” sembra assai improbabile. O dopo le favole ci toccherà anche credere ai “miracoli” ancorchè tecnocratici? 

Mai che ci ricordassimo di Keynes…. Scriverne ora che sotto le tende ci sono gli studenti emiliani forse può essere utile. I dati noti relativi allo stato della sicurezza degli edifici scolastici italiani ci dicono che non possiamo ricordarcene solo all’ennesimo terremoto. Indubbiamente premiare il merito può essere importante anche se non risolutivo ma dare un tetto sicuro agli studenti italiani forse può essere piu’ utile e necessario. Chi come Krugman ha a che fare oggi col merito (i Nobel per l’Economia non li distribuiscono ancora col manuale Cencelli) ci ricorda essere necessario investire in opere pubbliche come le scuole. Anche ora che c’è la crisi o,forse, proprio ora che c’è una crisi così forte. Non ci sono le risorse? Certo se si sostiene, come il ministro Fornero, che non si può introdurre la patrimoniale perché non c’è una anagrafe patrimoniale, non si va avanti di un passo. Anche perché poi lo stesso ministro annuncia le revisioni dell’ISEE. C’è da dire, a scusante della Fornero, che Keynes non gode di buona fama e che, per fortuna, a scuola non si studia più. Ma non perché non sia più in auge. Semplicemente perché studiare l’Economia non serve. Copyright Gelmini, prosecutore Profumo. Si chiama, come leggerete nelle Citazioni, continuità. Ma non si era detto che il governo Monti doveva dare la scossa e farci dimenticare il recente passato? 

Citazioni.

Cartina al tornasole.

“Ho letto di buone misure che rafforzano la sinergia tra scuola, istruzione , università e impresa” (così la giovane scrittrice di favole ha commentato l’intervista di Profumo sul merito ). Se la Gelmini vede sinergie c’è da preoccuparsi seriamente. Perchè con i numeri in ballo vedere sinergie è veramente avere fantasia. Ma quella serve per le favole. Le cose serie sono un’altra cosa. E fra le cose serie ci sono anche la consapevolezza e la volontà di dimostrare che scuola ed Università sono le risorse del futuro su cui, come fa anche in tempo di crisi economica acuta tutto il mondo sviluppato, è necessario investire risorse reali. Insomma qualche intervista in meno e molti soldini in piu’.