ANP : definisce ottocentesco il sistema di reclutamento dei dirigenti scolastici

di Lucio Ficara 22 luglio 2012    L’Associazione Nazionale Presidi, nella figura del suo presidente Giorgio Rembado, definisce il sistema di reclutamento dei dirigenti scolastici un sistema di stampo ottocentesco. Per essere più  precisi riportiamo di seguito le parole virgolettate del presidente dell’ANP: “credo che risulti chiaro a tutti coloro che vogliano guardare alla realtà senza pregiudizi che le attuali modalità di procedure concorsuali, di stampo ottocentesco, sono morte sotto il peso del contenzioso e del formalismo giuridico, e che bisognerà affrontare la questione in modo del tutto innovativo.

Non si vede perché le istituzioni scolastiche autonome non debbano essere coinvolte più direttamente nella scelta di chi sarà chiamato a dirigerle. I concorsi potrebbero essere banditi e gestiti dalle scuole o da reti di scuole che sarebbero perfettamente in grado di valutare i curricula degli aspiranti dirigenti. La commissione di valutazione dei titoli potrebbe essere costituita, per esempio, dal dirigente uscente, da un rappresentate dei genitori (il presidente del consiglio di istituto), da un funzionario dell’Ente territoriale competente (Regione/Comune) e da uno o due dirigenti in servizio, scelti dai loro colleghi di quel determinato territorio”. C’è da dire senza intenti provocatori, che questo concorso, oggi definito di stampo ottocentesco è stato fortemente voluto, contro ogni logica del buon senso, proprio da associazioni e sindacati. Ricordiamo che nel settembre 2011, quando furono pubblicati i test con risposta dal ministero con centinaia di item da gettare al macero, fu proprio Rembado a sostenere l’esigenza di questo concorso e a lodare l’ organizzazione del FormezItalia spa. All’epoca si parlava di sistema di reclutamento all’avanguardia e non di sistema ottocentesco. Quali sono le proposte dell’ANP sul nuovo sistema di reclutamento da adottare? Rembado parla di sistema inglese in cui dopo l’esame dei curricula da parte di una Commissione valutativa  si compila una short list di cinque-sei candidati tra i quali, al termine di colloqui con i membri della commissione, viene scelto quello ritenuto più corrispondente alle esigenze della scuola. Una cosa è certa gli ultimi concorsi a dirigente scolastico hanno così indignato l’opinione pubblica, che da molte parti viene la proposta di cambiare il sistema di reclutamento per diventare presidi.

Lucio Ficara