MATURI... PER L'ASSUNZIONE!

Riceviamo e pubblichiamo

Domani, gli studenti italiani, vittime del precariato eterno (io stessa, ieri, in qualità di commissaria, ho visionato la documentazione relativa a una classe che ha avuto per ognuno dei 5 anni di corso un corpo docente completamente diverso!), svolgeranno la prima prova della cosiddetta "maturità", che in realtà spesso attesta e certifica, piuttosto, l'immaturità politica di una scuola che si rifiuta dolosamente di pretendere l'ovvio e il necessario, cioè soldi per le strutture e gli strumenti indispensabili, classi gestibili, democrazia interna, collegialità, continuità e dignità dell'apprendimento, l'atto più significativo e nobilitante del vivere.
L’esame di maturità è uno dei rari eventi che inducono la stampa ad occuparsi di scuola, sia pure stucchevolmente, come purtroppo essa suole fare, dal momento che spesso viene rimandata al paese l'immagine di un mondo avulso dal reale, fatto di studenti frivoli e disimpegnati, di stolidi riti scaramantici, di canzonette “iniziatiche” e di vecchi bacucchi mummificati, i docenti, appunto, da "stendere" o da beffare per poter finalmente volare verso la "vita"...
Sappiamo bene che la verità è tutt'altra: giovani privati del diritto allo studio e della speranza, strangolati da tasse e test che giustificano e mascherano una selezione attuata su base economica e di classe, docenti precarizzati, sottopagati e vilipesi, professionalità offese e denegate, derive autoritarie dei dirigenti, privatizzazione ora strisciante ora palese, soppressione del sostegno ed estromissione degli alunni disabili dalle aule, "invalsizzazione" e gerarchizzazione forzate...
 
 
Per questo, e tenendo presente che senza i docenti precari le commissioni non potrebbero insediarsi né svolgere il loro lavoro, il Coordinamento Precari della Scuola di Napoli lancia l'iniziativa "MATURI PER L'ASSUNZIONE": Tutti i precari, specie quelli che operano in istituti solitamente visitati dalle telecamere nel corso della prima prova di maturità, sono invitati ad indossare una pettorina con il volantino o il logo allegati alla presente, per significare polemicamente la propria esasperazione per l'attesa infinita di una stabilizzazione che l'acquisto di armi, l'odiosa considerazione della scuola come "costo sociale da comprimere" e lo scialo della casta rendono un miraggio.
Parimenti, sono invitati ad indossarla e, magari, potendo, a fare di piccoli flash-mob davanti agli istituti delle rispettive città, i precari non impegnati come commissari o presidenti, in modo che arrivi forte e chiaro il messaggio: SIAMO NEL PIENO DELLA NOSTRA MATURITA' PROFESSIONALE E VOGLIAMO ESSERE RICONOSCIUTI, TRATTATI E PAGATI COME PROFESSIONISTI SERI!
Grazie A TUTTI!!
Marcella Raiola
(per il Coordinamento dei Precari della Scuola di Napoli).
L’iniziativa è stata lanciata nel corso dell’assemblea nazionale dei precari svoltasi a Milano il giorno 09/06/2013 ed è stata approvata dai Coordinamenti dei Precari presenti (Roma, Milano, Ravenna, Bologna).