REGGIO CALABRIA : LA SOFFERENZA DI UNA CITTA' CHE VORREBBE RIALZARE LA TESTA

di Lucio Ficara
Reggio Calabria è la mia città, la città che ha dato i natali ai miei genitori a cui sono legato da profonde ed antiche radici affettive. In questa città ho deciso, dopo tanti anni passati fuori, di tornare a vivere, a svolgere la mia professione di docente di matematica e fisica, a contrastare ciò che non funziona attraverso il mio ruolo di dirigente sindacale della scuola. Una città che amo, ma che non posso fare a meno di criticare. Le critiche nascono spontanee, perché è una città dove la sofferenza si respira nell'aria , dove la classe dirigente che ha governato e governa questa città è eticamente responsabile del disastro in cui versa. In questa città stupenda dove si vive l'incantevole fenomeno della  Fata Morgana, il cittadino vive l’ignominia di vedere il proprio Comune sciolto per infiltrazioni mafiose, scopre che i politici locali hanno creato un debito, quantificato dalla Corte dei Conti in oltre 600 milioni di euro, vede, anche durante i giorni del Santo Natale, i cumuli di spazzatura accatastati lungo le strade della città, che arrivano a lambire i primi piani dei palazzi. Ogni giorno in questa città alcuni cittadini bruciano i cumuli di spazzatura, sprigionando fumi carichi di diossina e cancerogeni, un territorio  devastato dall'anarchia dei singoli individui e anche dall'organizzazione delle ecomafie. In questa città per risanare il debito pubblico delle casse del Comune, si pagano tasse salatissime e non si ricevono servizi. Questa non è Europa, non è nemmeno Italia. Si tratta di degrado ed inciviltà. Adesso apprendiamo anche che in questa bellissima città che sorge in una delle sponde dell'incantevole stretto di Messina, a partire dal prossimo anno scolastico non ci saranno più asili pubblici. Anche gli incolpevoli bambini, nati a Reggio Calabria con un debito da fare girare la testa, sono privati del diritto di avere ospitalità in un asilo pubblico. Grazie ad una politica votata pienamente da un popolo sottomesso culturalmente alle logiche clientelari e di potere lobbistico, i bambini reggini dovranno trovare ospitalità in asili nido privati. Un'interessante articolo su questo argomento lo troverete sul Corriere-Scuola. (link alla fine dell'articolo)
 Eppure Reggio Calabria ha tanta voglia di rialzare la testa e di cambiare rotta. In città esistono delle forze sane, a cominciare da alcune scuole della città, da alcuni sindacati, da alcuni uomini di cultura, da alcuni magistrati, da alcuni associazioni volte a garantire la legalità, che se facessero sinergia, avrebbero la forza di spazzare via tutta la mala politica per rimettere al centro gli interessi collettivi della città.

http://www.corriere.it/scuola/13_dicembre_21/reggio-calabria-niente-asili-comunali-6cefff7c-6a19-11e3-aaba-67f946664e4c.shtml