Siamo insegnanti incapaci, e ora licenziateci tutti !


In un articolo pubblicato sul Gazzettino di Treviso (http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=948652&sez=NORDEST&ssez=TREVISO) il 10 ottobre 2014 si scrive: “ I prèsidi della Marca vogliono poter licenziare gli insegnanti incapaci. La richiesta, forte e condivisa, è emersa nell'incontro andato in scena ieri al Mazzotti tra un centinaio di dirigenti di istituti trevigiani e Daniela Beltrame, nuova guida dell'ufficio scolastico del Veneto. «Ci sono persone che vanno licenziate - hanno messo in chiaro alcuni prèsidi senza giri di parole e assicurando di interpretare un sentimento comune - . È vero che bisogna puntare molto sulla scuola ma servono mezzi adeguati ai fini che ci si propone. Non parliamo di soldi o del numero di docenti bensì della qualità del personale. A scuola siamo in tanti e, si sa, non possono mancare le mele marce se non altro per statistica. Chiediamo quindi l'appoggio degli uffici scolastici: chi dimostra di non poter far parte del sistema scuola deve poter essere espulso» “. Ora a ben pensare  siamo in  molti a essere  insegnanti incapaci, già incapaci di:

 

1.     non rimanere in silenzio davanti alle classi pollaio, organizzate da Dirigenti scolastici incuranti delle normative sulla sicurezzanterpretare un sentimento comune - . È vero che bisogna puntare molto sulla scuola ma servono mezzi adeguati ai fini che ci si propone. Non parliamo di soldi o del numero di docenti bensì della qualità del personale. A scuola siamo in tanti e, si sa, non possono mancare le mele marce se non altro per statistica. Chiediamo quindi l'appoggio degli uffici scolastici: chi dimostra di non poter far parte del sistema scuola deve poter essere espulso».

Statisticamente parlando ci saranno mele marce anche tra il centinaio di dirigenti di istituti trevigiani ?
2.     non rimanere in silenzio davanti ad atteggiamenti dei DS palesemente antisindacali nei confronti delle RSU
3.     non rimanere in silenzio davanti a edifici scolastici strutturalmente inidonei, che politiche basate sull’annuncio non sono ancora riuscite a sanare
4.     non rimanere in silenzio davanti a edifici scolastici privi delle certificazioni di abitabilità
5.     non rimanere in silenzio davanti a politiche che vogliono dividere gli insegnanti settentrionali da quelli meridionali
6.     non rimanere indifferenti a queste richieste di licenziamento da eseguirsi all’interno di un sistema scuola che dovrebbe educare a politiche di inclusione

 

Siamo proprio insegnati incapaci, perché la solidarietà verso il più debole è il nostro motto, perché crediamo in una scuola pubblica democratica, che dia opportunità di crescita professionale a tutti, senza fare distinzioni di razza, religione e latitudini. Vogliono licenziare queste incapacità nel nome di un’efficienza organizzativa , lo facciano, ma mettendoci la faccia con tanto di nome e cognome. Perchè sarebbe imbarazzante per i DS trevigiani passare per coloro che scagliano la pietra e nascondono la mano.

 

Aldo Domenico Ficara