La Buona Scuola tra demagogia e realtà

di Romina Quattrini
 
 
Tutti si sentono autorizzati a parlare di scuola e di avere la loro personale "ricetta" per quella "buona" perfino il macellaio sotto casa. Ecco quindi che la consultazione sulla "Buona Scuola" è aperta a tutti. 
La realtà è che poco o niente verrà letto, solo alcune parole chiave, estrapolate con un programma. Così  mai verrà fuori la verità. La buona scuola c'è già,  portata avanti da docenti  volenterosi, con senso di responsabilità, ma al tempo stesso INDIFESI da genitori che si sentono autorizzati ad interferire in ogni cosa e da Presuntuosi Dirigenti che ci trattano come pedine, favorendo mobbing e bourn out.
Per non parlare dei Sindacati e delle loro  forme obsolete di lotta: abbiamo  l'opinione pubblica contro e continuano con il paraocchi una politica che andava bene 30 anni fa. 
A seguito dei tagli al personale ausiliario ci viene negato perfino il diritto ad andare in bagno perchè non ci è permesso lasciare "incustodite" le classi, ma dovremmo avere il dono dell'ubiquità nei cambi... Rischiamo la galera in media tre volte al giorno per la "culpa in vigilando" (come se fossimo dotati di super poteri!), non possiamo ammalarci perchè finiremmo agli arresti domiciliari, oltre al danno economico che diventa addirittura "lusso" in caso di sciopero.
Queste cose devono emergere attraverso  una corretta informazione, e non solo sul lavoro sommerso.  
Servono patti educativi con le famiglie, con mediatori esterni e un minimo di filtro con i genitori, troppo spesso invadenti, ma al tempo stesso assenti per ciò che attiene alla buona educazione e rispetto.
Bisogna riconquistarsi un'autorevolezza e un prestigio sociale che ci viene negato, nonostante anni e anni di studio al pari di altre professioni considerate invece più apprezzabili, consentire una dignitosa mobilità professionale, che sia regola e non eccezione, perchè la scuola purtroppo oggi è una carriera a senso unico, avvilente, troppo costosa e lunga.
Come provocazione mi viene da pensare che ben vengano le telecamere! A documentare tante, infinite splendide giornate scolastiche condivise da docenti e alunni, con rispetto e serietà reciproca, dove la SCUOLA non è solo BUONA, ma anche luogo privilegiato per IMPARARE, CRESCERE e CONDIVIDERE.