Sul web si leggono notizie riguardanti
una non ben specificata riforma della scuola tedesca, di gran lunga
più incisiva nei riguardi del corpo docente rispetto a quella appena varata dal
premier Matteo Renzi in Italia . A tal proposito si riportano alcuni stralci di
queste notizie:
1.
“Mentre
il nostro premier, Matteo Renzi ha attuato la riforma La Buona Scuola andando,
probabilmente, meno in profondità di quanto avrebbe dovuto, per riportare
il Pil dell’Italia a livelli competitivi, in Germania la Merkel attua una
riforma della scuola profonda che ha modificato notevolmente i contratti dei
docenti. Lo scopo della riforma tedesca è quello di rendere competitiva
l’offerta formativa tagliando i privilegi esclusivi di cui erano beneficiari i
docenti a favore dei contribuenti “.
2.
“ La riforma della scuola tedesca lo dimostra nella maniera più
palese e quasi senza alcuna necessità di commento. La cancelliera Angela
Merkel, sostenuta anche dai socialdemocratici che fanno parte del suo governo,
ha voluto riformare in profondità i meccanismi contrattuali della scuola
tedesca. Obiettivi: rendere competitiva l'offerta formativa dei professori;
guadagnare flessibilità organizzativa nella gestione; attuare una spending review in
favore dei contribuenti tedeschi e a svantaggio di alcuni privilegi esclusivi
dei docenti “
3.
“Le scelte effettuate dalla Merkel in fatto di politica
scolastica riescono persino a ridicolizzare le attuali scelte
normative contenute all'interno della Buona Scuola di Renzi. Lo stesso Premier sembra aver pensato
solo al 10% di quello che in Germania si sta mettendo in atto dal
punto di vista delle riforme scolastiche. Una situazione estrema che rende
pallida e spenta la rivoluzione ideata
e realizzata dal nostro Governo italiano “
Ma di quale riforma scolastica tedesca
stiamo parlando ? Quali sono le fonti ufficiali di queste notizie ? Il nostro Vincenzo Pascuzzi dalla pagina FB di
RTS scrive: “Aspettiamo chiarimenti e magari scuse
da Edoardo Narduzzi di ItaliaOggi, Lucrezia
Di Dio di Orizzonte Scuola e Luciano Mondello
di Blastingnews “. Quindi rimaniamo in
attesa di nuovi sviluppi per comprendere
meglio l’attendibilità delle notizie pubblicate.