Il 13 novembre Docenti e studenti insieme contro la buona scuola


In concomitanza dello sciopero Nazionale Unicobas, ci sarà una manifestazione nazionale di studenti e docenti aderenti allo sciopero, in occasione della quale le parti consegneranno un documento di sfiducia contro la Riforma, che è stato inserito in un evento FB di cui si riporta il link ( https://www.facebook.com/events/107478619614459/ ) :

 Passaggi necessari all'organizzazione :
 
 1. Una piccola delegazione docenti e/o studenti vada in Prefettura alcuni gg prima ( prima possibile, almeno una settimana) ;

 2 . La delegazione si recherà in segreteria ( non al protocollo) per chiedere appuntamento col Prefetto x la data del 13 novembre al segretario, che dà la risposta subito o in giornata. Se il Prefetto nn é disponibile di persona, si chiede di interagire con il vice prefetto ( come é indicato nella richiesta di appuntamento) ;

 3. Si comunica (almeno una settimana prima della manifestazione o contestualmente alla presentazione della richiesta di appuntamento) all'ufficio della Prefettura / questura preposto la manifestazione con orario e percorso, numero approssimativo di partecipanti ( durata circa 2-3 ore a partire dalle 9:00 del 13-11) cercando di far coincidere una tappa del percorso con la sede prefettizia per la consegna del documento.

 4. Il 13 una delegazione più nutrita di docenti e studenti, durante o dopo la manifestazione, consegna il documento al Prefetto e lo firma in sua presenza ( portare documento di identità).

 5. In prossimità della manifestazione si dà comunicazione agli organi di stampa, cercando di garantire la presenza di testate che faranno un servizio in occasione della firma.

 
Modello della lettera da presentare in prefettura:

Città, li....... S.E. (Nome Prefetto)
Prefetto di (città)

 OGGETTO: richiesta appuntamento mattinata 13 Novembre 2015.

 I sottoscritti (docente) in rappresentanza di ( comitato o altro della propria categoria ) e (studenti) in rappresentanza di (collettivo o altra associazione o scuola/e della propria categoria), in occasione della Manifestazione Nazionale dei Docenti e degli Studenti che si terrà nella mattinata del 13 - 11-2015, CHIEDONO di essere ricevuti da S.E. o da persona da Lei delegata nella stessa mattinata del 13-11-2015, per la presentazone e la trasmissione al Governo di un documento inerente alla Riforma Renzi-Giannini, Legge 107/2015.

In attesa di vostro riscontro, porgiamo
Cordiali saluti

Modello del documento che sarà presentato in prefettura il 13 novembre:
Questo è il documento su cui abbiamo lavorato col collettivo studentesco di Catanzaro, che potrà essere utilizzato in tutte le province:
“Noi docenti e studenti autoconvocati di Catanzaro e Provincia, con il presente documento, intendiamo rappresentare al Governo la nostra sfiducia nei confronti della legge 107/2015 per le seguenti motivazioni:
• La legge 107/2015 introduce capitali privati nelle scuole pubbliche ed attenta ai meccanismi finora trasparenti della valutazione e delle assunzioni, con perdita di garanzie per gli utenti e per i lavoratori;
• La legge 107/2015 non intende favorire lo sviluppo e la crescita di soggetti liberi di muoversi con sicurezza nel mondo reale, di creare o di progettare un avvenire che appartenga a loro e sia il coronamento della predisposizione di una personalità autonoma e critica, ma esclusivamente soggetti impostati su uno standard di lavoro dipendente e subalterno, guidati dal Pensiero Unico, che sacrifica e mortifica la libera espressione della creatività dell’individuo e prosterna la prospettiva di progresso sociale;
• La legge 107/2015 cancella la libertà di insegnamento sancita dalla Costituzione all’art. 33 e compromette l’attendibilità dei titoli di studio;
• La legge 107/2015 cancella le scuole dell’infanzia riportandole ai livelli qualitativi dei cd. “asili” cofinanziati dagli enti territoriali e dalle famiglie;
• La legge 107/2015 asfalta le pari opportunità garantite dalla Costituzione con la delega in bianco sul sostegno con cui si intende privare i soggetti diversamente abili di sostegno alla didattica in aula;
• La legge 107/2015 trasforma la scuola da organismo democratico in una S.P.A. gestita da un manager plenipotenziario.
La scuola che vogliamo

• Deve essere libera e plurale; solidale e uguale; pubblica, statale e costituzionale!
• Deve avere dei curricoli dotati di numero di ore sufficiente ad ampliare gli spazi di dibattito e di approfondimento in aula, a consentire il recupero dei soggetti svantaggiati e l’utilizzo della dotazione tecnologica dovuta ai POR FESR, nel rispetto della sentenza del TAR del Lazio n. 3527 del 2013 ed esecutiva n. 6438 del 2015, tuttora rimasta lettera morta, per cui il MIUR è commissariato;
• Deve favorire l’inclusione dei soggetti svantaggiati abbattendo il tasso di dispersione scolastica grazie anche alla riduzione del numero di alunni per classe e al mantenimento della figura del docente di sostegno alla didattica in aula;
• Deve fornire a tutti pari opportunità formative e giusto riconoscimento ad inclinazioni e merito,
• Deve concedere anche nelle ore pomeridiane spazi autogestiti agli studenti per praticare attività di tutoraggio scolastico sia tra pari sia con i docenti, approfondimenti, ricerche, dibattiti, discussioni, abituando i giovani fin dalla tenera età all’esercizio della cittadinanza vigile e attiva.
• recluta i docenti secondo principi ispirati a trasparenza ed equità, e a questi principi e alla collegialità é affidata altresì la sua conduzione nella pianificazione dell'Offerta formativa.
La scuola che noi vogliamo, dunque, non ha nulla a che vedere con la legge 107/2015, di cui chiediamo la sostituzione immediata negli aspetti che non riguardano le assunzioni nella consapevolezza che è un testo inemendabile che confligge con il dettato Costituzionale ed è incompatibile con buona parte della legislazione vigente.”